"La valigia dei suoni", un mondo in musica tra arte e cultura: tutti gli appuntamenti
La Valigia dei suoni 2017 parla dell’incontro tra arte e cultura, con sonorità ricercate che attraversano confini spaziali e temporali molto vasti. “Un mondo di suoni tra arte e cultura” è il tema della dodicesima edizione della rassegna musicale della Fondazione Centro Studi Campostrini con la direzione di Meri Palvarini e Max Marmiroli, che propone quattro concerti durante quattro venerdì dal 9 al 30 giugno alle 21 in via Santa Maria in Organo, 4, a Verona.
Ingresso intero 15 euro, ridotto 10 euro (studenti con tessera universitaria). I concerti si tengono anche in caso di pioggia e si possono prenotare i posti specificando nominativi e data dello spettacolo di interesse a info@centrostudicampostrini.
La rassegna musicale offre ai partecipanti la possibilità di valorizzare la dimensione espressiva, narrativa, estetica e culturale della musica come arte dalle caratteristiche molteplici e variegate e la comprensione dell’esistenza delle tante idee della musica nella storia e nelle diverse civiltà. Oltre alle sonorità, i protagonisti dei concerti organizzati dalla Fondazione sono i luoghi, la storia e le culture dei vari paesi del globo, e gli artisti ne sono gli appassionati interpreti. La Valigia dei suoni con questa sua dodicesima edizione vuole dare risalto alla sua storia e a tutto l’universo di relazioni ed espressioni artistiche, umane e sociali che da sempre ruotano attorno alla musica.
Ecco il programma in cartellone:
- Venerdì 9 giugno alle 21: Rebis deriva dal latino res bina, parola la cui radice è emblema dell’equilibrio e dell’unione degli opposti e ben descrive il percorso del duo genovese Alessandra Ravizza (voce e chitarra) e Andrea Megliola (chitarra e mandolino), le cui canzoni sono un fertile terreno d’incontro tra le diverse tradizioni musicali mediterranee e alcuni dei suoi idiomi. Con loro sul palco di Verona ci saranno il polistrumentista Edmondo Romano ai fiati (una decina di fiati diversi), il violoncellista siriano Salah Namek, il percussionista Matteo Rebora alle percussioni arabe e turche darbuka, riq e bendir, al basso elettrico Emanuele Milletti, e il rapper e attivista nigeriano Natty Scotty. La loro musica è caratterizzata da sonorità balcaniche e jazz, melodie arabe del Levante e della tradizione popolare italiana, figure ritmiche di origine turca, dove la parola ora in italiano, ora in francese, ora in arabo costruisce ponti e incontri tra i popoli del Mediterraneo;
- Venerdì 16 giugno alle 21: Matching Ties. Il cantante chitarrista Paul Stowe (voce, chitarra acustica, steel-bodied guitars e mouth harp) da Salt Lake City incontra a Monaco di Baviera il mandolinista e cantante inglese Trevor Moris (voce, mandolino, mandola, Irish bouzouki e chitarra) e insieme decidono di dar vita ad una formazione musicale che possa spaziare dalla tradizione british folk al country-bluegrass americano evidenziando in questo modo la loro origine comune nella musica celtica. Nasce così Matching Ties, gruppo musicale di folk irlandese, inglese e scozzese con membri provenienti dagli Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda e Germania. A Paul e Trevor si aggiungono Peter Corbett (voce e fiddle-violino), e l’italiana Jessica Lombardi, flauto irlandese, tin e low whistles (flauto a metallo), bodhrán (batteria irlandese). Il loro originale repertorio attraversa la tradizione popolare irlandese celtica e viene arricchito costantemente da toni di bluegrass americano e musica di montagna bavarese, il tutto sempre con un tocco di modernità. Gruppo composto da polistrumentisti di fama internazionale, con oltre 3mila concerti in Europa e negli Stati Uniti, negli anni è diventato uno dei più importanti sullo scenario folk odierno. Nei loro concerti incantano il pubblico con il virtuosismo strumentale, una particolare tecnica vocale e una buona dose di intrattenimento;
- Venerdì 23 giugno alle 21: Swingari, progetto nato dalla volontà di presentare e collegare fra loro lo swing e il klezmer attraverso un’interpretazione legata alla tradizione e allo stesso tempo alla freschezza di questi due generi musicali. L’aspetto peculiare della proposta è l’energia vitale sprigionata dalla band nel reinterpretare i brani, tessendo un solido intreccio sul quale si sviluppa il canto del clarinetto, presenza costante e protagonista virtuoso del quartetto. Il repertorio si muove infatti dagli swing classici di Henghel Gualdi, passa al manouche di Django Reinhardt e arriva alle melodie appassionate e ai ritmi vivaci del Klezmer di Giora Feidman. Il gruppo è formato da Vincenzo Panebianco (clarinetto), Giovanni Panciroli (chitarra), Alessandro Marchiorri (contrabbasso) e Danilo Miccoli (batteria);
- Venerdì 30 giugno alle 21: Un sassofono blu & Franco Ori, ossia musica e arte si incontrano e, attraverso il proprio linguaggio, creano un’atmosfera visiva e sonora suggestiva. A suonare il sassofono sarà Max Marmiroli, musicista modenese, curatore della Valigia dei suoni e impegnato nella diffusione della cultura musicale sui generis che di recente ha realizzato il progetto “Il Sassofono Blu” con il chitarrista Follon Brown. Durante l’esibizione, gli spettatori assisteranno alla performance di live painting di Franco Ori. Il pittore con il suo stile inconfondibile porterà su grandi tele i ritratti dei personaggi che saranno evocati dalle note del sassofono.
La rassegna musicale ha il patrocinio del Comune di Verona, della Provincia di Verona e della Regione Veneto.
Per informazioni o prenotare i posti chiamare il numero 045/8670770 o scrivere a info@centrostudicampostrini.