Torna in scena ma in una nuova edizione completamente rivista “L’uomo che piantava gli alberi”, reading teatral-musicale del noto racconto di Jean Giono, prodotto da Modus, sabato 15 gennaio alle ore 21 e domenica 16 gennaio 2022 alle ore 18. In questa nuova edizione dello spettacolo, la voce narrante di Michele Vigilante è accompagnata dalle sonorità e rumoristiche, evocative di suggestive atmosfere selvatiche e poetiche, eseguite dal vivo dal musicista polistrumentista Antonio Canteri. Il racconto è arricchito dalle poesie di Mariangela Gualtieri, recitate da Patrizia Rossari.
«Proponiamo alla città questo meraviglioso testo sebbene contro ogni pronostico di affluenza di pubblico data la situazione epidemica – spiega il direttore di Modus Andrea Castelletti – volutamente in questo periodo di difficoltà sociale perché crediamo nella sua forza rivitalizzante, una forza che vogliamo iniettare a tutti coloro che verranno a Teatro, ben consapevoli della inesauribile capacità di rinascita dell’uomo che segue ad ogni desolazione, come racconta bene Giono in questo suo racconto».
Lo spettacolo è uno sguardo che si apre sulla potenza e la bellezza della natura e sulla poesia che ne può scaturire. Una fiaba moderna, sul filo di un incontro inconsueto tra un solitario pastore e un giovane uomo di città, iniziata durante una sua escursione ai piedi delle Alpi. Dopo quel primo causale giorno, il narratore tornerà più volte a distanza di anni a condividere con “l’uomo che piantava gli alberi” pane, silenzio e amore della natura. L’uomo che piantava gli alberi trasforma una landa desolata e disabitata, col tempo e forza d’animo, in una rigogliosa foresta, richiamandovi la vita sia vegetale che animale e quindi umana. Giono ha donato agli uomini questo racconto nel 1953, dopo la distruzione materiale e spirituale dell’Europa della seconda guerra mondiale, quale metafora della possibilità di rigenerare prosperità dopo la desolazione. «Se si teneva a mente – scrive Giono – che tutto era scaturito dalle mani e dall’anima di quell’ uomo senza mezzi tecnici si comprendeva come gli uomini potrebbero essere altrettanti efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione».
Lo spettacolo si presenta inoltre particolarmente stimolante anche in considerazione della crisi climatica. Non possiamo continuare ancora ad inquinare terreni, acque a aria. Dobbiamo agire adesso per preservare le terre e i mari. E possiamo spingerci oltre, cercando di riparare ai danni che abbiamo causato. Gli uomini possono controllare le emissioni, ma solo gli alberi possono assorbire il biossido di carbonio colpevole del riscaldamento globale. Piantare alberi è uno dei modi per far girare al contrario le lancette, come scrisse Sebastào Salgado un paio di decenni fa.
Informazioni e contatti
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