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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Uno spettacolo per chi soffre di Alzheimer

Al Teatro Camploy il 24 settembre "La Corte dei Strassoni", di Alessandro Anderloni

In occasione della 17ª Giornata mondiale dell’Alzheimer, venerdì 24 settembre, alle ore 20, al Teatro Camploy, saranno presentati i risultati raggiunti in cinque anni dall’attivazione, dal “Progetto sperimentale Alzheimer per la città di Verona”, promosso dal Comune di Verona in collaborazione con Fondazione Cariverona, Azienda Ulss 20, Azienda Ospedaliera, Fondazione Pia Opera Ciccarelli, Istituto Assistenza Anziani e le Associazioni di Volontariato che si occupano di Malati di Alzheimer.

Al termine della presentazione, alle 21, si terrà lo spettacolo ad ingresso gratuito “La corte dei strassoni” di Alessandro Anderloni. L’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco. Presenti il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 20 Angelo De Crestan, il dottor Giuseppe Gambina dell’Azienda Ospedaliera, Lorella Belligoli per la Fondazione Pia Opera Ciccarelli, il presidente dell’Istituto Assistenza Anziani Ottavio Contolini e il direttore Dino Verdolin, la presidente dell’Associazione Alzheimer Italia Maria Grazia Ferrari, la presidente emerita dell’Associazione Familiari Malati di Alzheimer Gianna Todeschini e il regista Alessandro Anderloni.

“L’Alzheimer è una malattia degenerativa del sistema nervoso
– ha detto Bertacco - che porta ad un progressivo decadimento cognitivo e che implica, per le famiglie che ospitano un anziano con demenza, la necessità di gestire una situazione complessa. Grazie al 'Progetto sperimentale Alzheimer', che pone Verona all’avanguardia rispetto ad altre città italiane, in questi anni è stato possibile realizzare un importante sistema integrato di interventi e servizi a sostegno dei malati e delle loro famiglie. Mi auguro, vista l’importanza della tematica, che la partecipazione all’iniziativa sia numerosa”.

Tra i servizi promossi nell’ambito del progetto Alzheimer vi sono la realizzazione di tre centri diurni ("Cristofori” in Borgo Roma, “Leo Cirla” e “Forti” a Casa Serena), la creazione di una centrale operativa sempre attiva e di 15 posti di sollievo, l’attività di assistenza domiciliare e corsi specifici per badanti.
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