Toni Servillo, il Festival della (grande) Bellezza e l'interpretazione: il 2 giugno al Teatro Romano
Cosa direbbe Jep Gambardella osservando la folgorante carriera del suo interprete? Lo guarderebbe con l’atteggiamento blasé che lo contraddistingue o se ne lascerebbe incantare incuriosito come dalla “santa dei pellicani” che ospita nella sua terrazza sul Colosseo alla fine della Grande bellezza? Il Festival che alla Bellezza è intitolato, coglie un’occasione tanto emblematica dello spirito che lo anima: il viaggio sulle orme dei Maestri non trascura il disincanto dell’intelligenza, il compassato distacco dell’ironia, la snobbistica rinuncia al compiacimento che l’arte di Toni Servillo ha messo in scena fin dal principio.
Al Teatro Romano venerdì 2 giugno l’attore si racconta dialogando con Alessandra Zecchini, tra spezzoni di film e aneddoti di una carriera all’apice. Icona del cinema d’autore, Toni Servillo coniuga la formazione e il talento teatrale con una forte personalità e il carisma da protagonista sul grande schermo. Vincitore di 2 European Film Awards, 4 David di Donatello, 4 Nastri d’argento, un Globo d’oro, 3 Ciak d’Oro, è in principio uomo di teatro. Nel 1977 fonda il Teatro Studio di Caserta, nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti, realtà che si evidenzia nella produzione del primo film in cui se ne può ammirare la recitazione nel 1992, Morte di un matematico napoletano di Mario Martone. Già in quel film, nel lavoro di gruppo in cui si distingue lasciando spazio a una visione corale, si può rilevare in nuce il tragitto che porterà Servillo al vertice degli interpreti cinematografici odierni. Perché la sua fortuna è legata anche al suo merito nelle scelte e alla fedeltà nelle collaborazioni.
Se cresce cinematograficamente con Mario Martone, è nel sodalizio con Paolo Sorrentino che Toni Servillo scommette e vince. Nella recitazione in film come L’uomo in più e Le conseguenze dell’amore, con cui riporta un grande successo personale, affina la sua arte e indossa il costume da protagonista con convinzione sempre maggiore. Dopo La ragazza del lago di Andrea Molaioli è pronto alla consacrazione internazionale con Il Divo, sempre di Sorrentino, e Gomorra di Matteo Garrone, cui seguono, da protagonista, come attore ormai di culto, Gorbaciof di Incerti, Una vita tranquilla di Cupellini, Il gioiellino, ancora di Molaioli, È stato il figlio di Daniele Ciprì, La Bella addormentata di Marco Bellocchio e la commedia degli equivoci a sfondo politico Viva la libertà di Roberto Andò.
Ma è ancora con Sorrentino che nel 2013 si eleva al rango di novello Mastroianni nella Grande bellezza. È qui che il destino dei grandi attori del cinema, quello di incarnare la nazione che li ha generati, lo coglie direttamente all’uscita della sala per non lasciarlo più. Per un paradosso dell’arte attoriale, è nel divenire sempre più caratterizzato che Toni Servillo riflette l’atteggiamento e la sorte un po’ di noi tutti, come capita ai grandi, da Sordi a Gassman, da Mastroianni a Moretti. Non a caso il sodale Paolo Sorrentino lo chiama di nuovo per interpretare l’italiano che ha rappresentato, lo si voglia o meno, l’italianità nel mondo negli ultimi decenni: Silvio Berlusconi. Quanto aderirà la maschera Servillo al personaggio? Lo si intuirà forse ascoltandolo al Teatro Romano venerdì 2 giugno nell’appuntamento del Festival della Bellezza, manifestazione che per qualità e partecipazione si afferma sempre più tra le principali a livello nazionale, con oltre 50.000 presenze, teatri esauriti, eventi ideati per il festival in format teatrale, concerti e spettacoli in prima nazionale, in contesti di grande storia e suggestione come il Teatro Romano, il rinascimentale Giardino Giusti e l’Arena.
Tra gli altri ospiti in scena dall’1 all’11 giugno, Vinicio Capossela, Goran Bregovic, Vittorio Sgarbi, Massimo Cacciari, Philippe Daverio, Federico Buffa, Morgan, Massimo Recalcati, Paolo Villaggio, Ute Lemper, Umberto Galimberti; il 30 e 31 agosto Ennio Morricone nei suoi ultimi concerti all’Arena di Verona.
Il festival, promosso dal Comune di Verona, è organizzato dall’associazione Idem. Partner Cattolica Assicurazioni.
Direttore artistico è Alcide Marchioro.
Il programma è sul sito www.festivalbellezza.it
Toni Servillo
Icona del cinema d’autore, coniuga la formazione e il talento teatrale con una forte personalità e il carisma da primattore sul grande schermo; protagonista in successi di registi come Mario Martone, Marco Bellocchio, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino vince 2 European Film Awards, 4 David di Donatello, 4 Nastri d’argento, un Globo d’oro, 3 Ciak d’Oro.
Nel 1977 fonda il Teatro Studio di Caserta, nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti; partecipa, da attore e regista, alla creazione di spettacoli e porta Eduardo e Goldoni sui principali palcoscenici d’Europa. Nel 1999 debutta da regista di teatro musicale.
Esordio al cinema nel 1992 con il film Morte di un matematico napoletano, seguono altri film diretti da Mario Martone. Nel 2001 è protagonista in L’uomo in più di Paolo Sorrentino; col secondo film del regista, Le conseguenze dell’amore, ottiene grande notorietà e vince il suo primo David di Donatello, seguito nel 2008 da quello per La ragazza del lago di Andrea Molaioli.
Si afferma a livello internazionale con Gomorra di Garrone e Il divo di Sorrentino premiati al Festival di Cannes nel 2008, per i quali ottiene lo European Film Awards. Ha recitato anche in È stato il figlio di Ciprì, Il gioiellino di Molaioli, Bella addormentata di Bellocchio, Viva la libertà di Andò. Nel 2013 è Jep Gambardella protagonista di La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vincitore del Premio Oscar e del Golden Globe come miglior film.
Le ultime interpretazioni sono in Le confessioni di Andò e Lasciati andare di Amato, mentre si prepara a interpretare Berlusconi nel nuovo film di Paolo Sorrentino.
(foto Festival della Bellezza dal film "La grande Bellezza" di Paolo Sorrentino)