Shakespeare per la prima volta in scena al Museo Lapidario Maffeiano con Bob Marchese in "Titus"
Shakespeare entra al Museo Lapidario Maffeiano con la tragedia romana di Tito Andronico. Per la prima volta l’Estate Teatrale Veronese va in scena all’interno di uno dei più suggestivi cortili museali scaligeri. Sarà la prima nazionale di ‘Titus’, diretta da Piermario Vescovo e coprodotta da Festival Shakespeariano e Teatro Stabile di Verona, a varcare il cancello sotto l’orologio della Bra, dove troneggia il busto del Bardo. Dal 22 al 25 luglio 2021, l’attore Bob Marchese evocherà una storia antica, piena di crudeltà e orrore. Assieme a lui sul palcoscenico un gruppo di attrici-manovratrici con i loro burattini. Capovolgendo le regole del teatro elisabettiano che prevedeva solamente interpreti maschili, Linda Bobbo, Silvia Brotto, Ludovica Castellani, Maddalena Donà, Michela Degano, Manuela Muffatto, Marika Tesser, Antonella Zaggia daranno vita al teatro di figura. Quattro repliche per soli 70 spettatori a serata, nel rispetto delle misure anti contagio così come degli spazi storici e architettonici del museo.
Bob Marchese
A dare l’anticipazione di una delle novità assolute dell’Estate Teatrale Veronese, l’assessore alla Cultura Francesca Briani e il direttore artistico del festival Carlo Mangolini. Erano presenti Piermario Vescovo, direttore artistico del Teatro Stabile e regista dello spettacolo, e l’attore Bob Marchese. «Un nuovo capitolo nella storia del nostro festival. Un teatro che esce dai tradizionali palcoscenici per dialogare con la città e, allo stesso tempo, un museo che diventa luogo aperto di sperimentazione – ha detto Briani -. Una prima volta che abbiamo fortemente voluto anche per intercettare quel pubblico che non è abituato a frequentare i teatri ma può essere attratto da location inconsuete. In questo modo creiamo un dialogo tra i diversi spazi culturali della città, attraverso la prosa di cui Verona è protagonista a livello nazionale e internazionale».
«Una bellissima opportunità anche per rinsaldare l’importante collaborazione con il Teatro Stabile di Verona, un altro tassello che si aggiunge alle numerose sinergie strette con le realtà culturali del territorio – ha spiegato Mangolini -. Un percorso che l’Amministrazione comunale ha fortemente voluto, soprattutto dopo questo anno difficile e complesso per il settore degli spettacoli. Per la prima volta l’Estate Teatrale Veronese entrerà in questo cortile, una delle meraviglie della città. Un’ambientazione davvero affascinante per riscoprire uno dei testi di Shakespeare meno noti. L’uso dei burattini, poi, consentirà di affrontare tematiche anche molto forti con un tono un po’ più sognante».