Al Teatro Ristori la conferenza-concerto "Destini" con l’Hèsperos Piano Trio
Mercoledì 4 maggio alle ore 20 appuntamento conclusivo della stagione 2021/2022 del Teatro Ristori che vede in programma, per la rassegna Incontri, un’imperdibile conferenza-concerto intitolata Destini, a cura di Guido Barbieri con l’Hèsperos Piano Trio, composto da Filippo Lama, Stefano Guarino e Riccardo Zadra. Una delle più grandi firme del giornalismo musicale italiano torna al Teatro Ristori per raccontare, questa volta, Ludwig van Beethoven e Dmitrij D. Šostakovi?.
Di Beethoven, che il destino avverso aveva condannato alla sordità, verrà presentato il Trio in si bemolle maggiore op. 97 “Arciduca”, dedicato all’amico, allievo e mecenate Rodolfo d’Asburgo, da cui la sua denominazione. Una delle sue composizioni più celebrate e rappresentative: il Trio «Arciduca» è un’opera straordinaria per la grandezza e la varietà dell’impianto formale, per inventiva espressività e varietà timbrica, nella quale il genio emerge nel pieno della sua maturità. Fu eseguito per la prima, volta, nel 1814, con lo stesso Beethoven al pianoforte, in un tragico concerto in cui, secondo la testimonianza di Louis Spohr, «nei passaggi in forte il povero sordo picchiava sui tasti finché le corde emettevano suoni stridenti, mentre nei passaggi in piano suonava così delicatamente da omettere interi gruppi di note, tanto che la musica risultava incomprensibile».
Šostakovi? ebbe invece il destino di non avere rapporti facili e tranquilli con il potere politico in Unione Sovietica e in più di una occasione i responsabili delle questioni ideologiche e culturali del suo paese intervennero per scomunicare o per lo meno censurare alcune sue composizioni, costretto a volte ad umilianti ritrattazioni, in cui era evidente la preoccupazione dell’artista di difendere le proprie scelte linguistiche e tecniche. In programma citazioni riferite a una celebre opera del compositore russo: il Trio n. 2 in mi minore. L’esecuzione dei due trii è affidata all’HESPEROS PIANO TRIO formato da Filippo Lama (violino), Stefano Guarino (violoncello) e Riccardo Zadra 8pianoforte). A proposito del rapporto tra Šostakovi? e la musica vista come la sua salvezza; più tenace di ogni privazione, di ogni imposizione, di ogni terrore. Un racconto appassionato, ricco di cenni storici, filosofici e musicologici, quello che Guido Barbieri offrirà al pubblico.
Informazioni e contatti
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