Il liceo coreutico Michelangelo Buonarroti di Verona in "Les ballets russes"
Il Liceo Coreutico Michelangelo Buonarroti di Verona, convenzionato con l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, saluta l’operoso anno scolastico, portando in scena al Teatro Camploy, il 5 giugno alle 20:30, lo spettacolo «Les Ballets Russes», quattro variazioni sul tema.
Gli allievi e gli insegnanti-coreografi hanno voluto omaggiare la più autorevole compagnia di danza classica del XX secolo, Les Ballets Russes, fondata ufficialmente nel 1911 da Sergej Pavlovi? Djagilev, il quale desiderava diffondere il tecnicismo e l'arte russa in tutta l'Europa occidentale, coinvolgendo i più importanti artisti dell’epoca, come: Henri Matisse, Igor Stravinskij, Pablo Picasso e Debussy.
I balletti della compagnia russa sono stati numerosi durante il primo ventennio del 900, ma al Teatro Camploy si assisterà ai quattro ritenuti più importanti e influenti per le innovazioni apportate alla tecnica, al canone classico e alle trame prese in esame. Infatti, la coreografia di Gianluca Possidente verte su una rivisitazione e reinterpretazione in chiave contemporanea de L’Après-midi d’un faune di Vaclav Ni?inskij, quest’ultimo celebre per aver segnato la rottura con la danza classica, attraverso lo sperimentalismo applicato alla creazione, basato sull’allontanamento dal tecnicismo tipico dei danzatori russi per lasciare spazio all’elemento espressivo di un fauno e dei suoi impulsi erotici.
La scelta di Anna Mazzocchi cade su Le train bleu, un balletto di Darius Milhaud con le coreografie di Bronislava Nizinskaja., che mette in scena gli usi e i costumi della borghesia parigina in vacanza sulla Costa azzurra, capolinea del treno da cui l'opera prende il nome. Adrienne Balogh si concentra su Shéhérazade, balletto creato da Michel Fokine, che prende spunto dalla trama introduttiva della prima storia de Le Mille e una notte, ambientata alla corte dello shah di Persia Shariar, il cui nucleo tematico risulta estremamente innovativo per l'epoca perché allude esplicitamente al tema della passionalità e della sessualità, condensato nel personaggio dello Schiavo d'Oro, e che trova il suo apice nella scena del Baccanale.
Debora Scandolara, attraverso un progetto di ricerca coreografica attuato in stretta collaborazione con gli allievi stessi del liceo coreutico, reinterpreta Le Spectre de la rose, un balletto di Michel Fokine, ritenuto uno dei capolavori della danza classica, fondato su una nuova visione del pas de deux, in cui il ruolo maschile predomina su quello femminile, contrariamente all'uso ottocentesco, culminando, infine, nell’aspetto androgino.
Alcuni degli allievi del Liceo Coreutico Michelangelo Buonarroti, dove è possibile richiedere tutto l’anno una audizione e dettagliate informazioni per l’iscrizione, saranno nuovamente coinvolti, il 6 giugno alle 20:15 al Teatro Camploy, nello spettacolo di Immagine Danza Verona, una scuola di danza classica, moderna e contemporanea che lavora in stretta collaborazione con il liceo coreutico Buonarroti. Lo spettacolo è incentrato sulle coreografie di Adrienne Balogh per Cenerentola e di Debora Scandolara per Lucio Rainbow.
(Photo credit: Stefano Falezza)