Alessandro Taverna e I virtuosi italiani in concerto al Teatro Ristori di Verona
Venerdì 11 febbraio alle ore 20 appuntamento con la rassegna Concertistica del Teatro Ristori. Ospiti l’eclettico pianista Alessandro Taverna, affermato a livello internazionale, con I Virtuosi Italiani, una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale odierno. Il programma della serata prevede l’esecuzione del Concerto n. 1 in mi minore e il Concerto n. 2 in fa minore nell’originale e preziosa versione per pianoforte e archi del compositore e pianista polacco Fryderyk Chopin.
Nella letteratura pianistica con orchestra, Frédéric Chopin occupa uno spazio peculiare e predominante. Egli scrisse i suoi due Concerti per pianoforte e orchestra tra i 19 e i 20 anni d'età, quando ancora si trovava a Varsavia; furono pubblicati durante il periodo parigino, il Concerto in mi minore nel 1833 come op. 11 mentre il Concerto in fa minore, composto precedentemente, fu stampato nel 1836 come op. 21. Resta singolare che nella seconda metà della sua esistenza, dopo aver abbandonato la Polonia, Chopin non abbia più scritto alcun lavoro per pianoforte con accompagnamento d'orchestra.
L'aspetto pianistico è per Chopin il motore di un’orchestrazione fine e sobria, in cui l'orchestra ha una funzione di pura e semplice tensione armonica ed emotiva: il pianoforte, ancora in fase di evoluzione fra il Biedermeier e il romanticismo belcantistico, restituisce, in entrambi i concerti, una parte solistica rischiosa ed esposta, in cui il virtuosismo meccanico deve sempre essere messo al servizio di una sorta di trasfigurazione della voce umana traslata al pianoforte.
In senso retrospettivo, dunque, ha oggi un significato importante il recupero delle versioni originali dell’Autore per pianoforte e quintetto d'archi. I cinque musicisti sono chiamati a restituire, senza sacrificare alcun minimo dettaglio, le microstrutture presenti nella tessitura ad organico pieno. Spetta poi ai musicisti conferire alle proprie parti reali sovraesposte, la poetica di estremo lirismo che viene resa dall'insieme orchestrale ad ampio organico: un’operazione di grande fascino e ricerca interpretativa. Gli esempi più eclatanti son dati dallo scambio - non si tratta di una banale sostituzione! - fra corno e violoncello e fra fagotto e viola, soprattutto negli incisi più rilevanti dei movimenti lenti e dei temi cantabili.
Sostenere, in senso puramente pragmatico, che tali versioni cameristiche fossero state concepite per una pura e semplice mancanza di fondi necessari a remunerare un'orchestra è quindi legittimo, ma riduttivo: le informazioni storiche relative allo stesso compositore e alla prassi esecutiva dei due titoli proposti in questa versione rappresentano due sufficienti ragioni storiche per far capire quanto i due sestetti fossero amati e sostenuti, anzi promossi, dal genio polacco. Si tratta dunque di un’operazione scevra di pregiudizi e dogmi accademici, ma orientata ad allargare la conoscenza dettagliata di due capisaldi della letteratura musicale universale.
Informazioni e contatti
Per maggiori informazioni sulla stagione 2021/2022 del Teatro Ristori e per gli orari di biglietteria: https://www.facebook.com/www.teatroristori.org.
Per l’accesso al teatro è richiesto come da normativa in vigore di esibire il cosiddetto “green pass rafforzato” e di indossare la mascherina Ffp2 per tutta la durata dell’evento.