A Verona quattro docufilm raccontano le storie dimenticate dell'aviazione
In occasione dei 100 anni dell’Aviazione Militare, la Circoscrizione 5^ propone un ciclo di incontri con 4 docufilm realizzati a cura del regista Mauro Vittorio Quattrina e promossi dall’associazione culturale Storia Viva. Gli incontri saranno nella sala San Giacomo in piazzale Ludovico Scuro in Borgo Roma, alle ore 17.
Si parte con “Quei giorni di coraggio e paura”: prigionieri di guerra, alleati nei campi di concentramento del veronese, chi li ospitò, chi diede loro assistenza, chi li aiutò nella fuga dall’8 settembre 1943 alla liberazione del 1945. Una storia di resistenza non armata e di eroismo dei civili, oggi dimenticata.
Il 29 aprile “La battaglia del Brennero”, una guerra aerea dimenticata, battaglia combattuta da Verona a Innsbruck, poco celebrata dalle pagine di storia ma che, dalle testimonianze, risulta essere stata una sequenza di bombardamenti iniziati nel novembre 1944 per protrarsi fino alla primavera del 1945.
Sabato 6 maggio, presentazione e proiezione del documentario “Guido Moncher: il volo di una vita”, padre ancestrale dell’aeronautica, inventore dell’elicoplano e del primo velivolo italiano, della prima torre di controllo, spaziò con i suoi interessi dalla musica alla fondazione di un’accademia musicale a Trento.
Sabato 13 maggio, “Leonino da Zara, le ali di un sognatore”, pioniere dell’aeronautica italiana, fondatore del primo Aero Club, nonché del primo aeroporto privato del Paese nella frazione di Ronchi. Fu un grande sostenitore della fondazione dell’Arma Aeronautica indipendente dall’Esercito.
Sabato 20 maggio, il documentario “Tunnel Factories” Le armi segrete di Hitler sul Lago di Garda, che propone una raccolta incredibile di materiale inedito.
“Siamo lieti di proporre questo focus storico curato da un grande esperto come il regista Quattrina”, ha detto il presidente della Circoscrizione 5^ Raimondo Dilara. Presenti in conferenza il regista Mauro Vittorio Quattrina e la presidente dell’associazione Storia Viva Grazia Pacella.