Al via il ciclo di incontri “La Storia nell’Arte” al Teatro Ristori con lo storico Maurizio Viroli
Martedì 17 ottobre, alle ore 20.30, ha inizio il ciclo di incontri “La Storia nell’Arte”, al Teatro Ristori di Verona. Lo storico Maurizio Viroli parlerà di “Patria Italia” a partire dall’opera “La Meditazione” di Francesco Hayez.
L’ingresso all’incontro è gratuito con ritiro degli inviti disponibili, fino ad esaurimento, alla biglietteria del Teatro Ristori, in via Teatro Ristori 7, nella giornata di martedì (la stessa dell’evento) dalle 17 alle 19.30. Il ciclo di incontri “La Storia nell’Arte” è promosso dall'Accademia Cignaroli e Scuola Brenzoni di Pittura e Scultura di Verona, con il sostegno di Fondazione Cariverona, la collaborazione del Teatro Ristori e il patrocinio di Confindustria. L’iniziativa porta al Ristori un progetto scientifico di Editori Laterza, con quattro lezioni originali, ad accesso gratuito, affidate a storici di riconosciuta competenza.
Per quanto riguarda il primo appuntamento di martedì 17 ottobre, lo storico Maurizio Viroli partirà dall’opera “La Meditazione” dove l’Italia appare sconfitta ma non rassegnata; ferita ma non vinta. Il volto della giovane donna è inclinato, ma pronto a rialzarsi; il suo sguardo è fiero: sfida i suoi oppressori, è consapevole della sua storia, è pronta al sacrificio. L'ideale dell’amor di patria è espresso e rappresentato nella sua forma più pura e ci permette di rivedere sotto nuova luce il grande tema della redenzione politica e morale. L'occasione per rifare chiarezza su concetti - "nazione", "patria", "stato”, "popolo"- troppo spesso confusi tra loro.
La sfida di questo ciclo – sottolinea Editori Laterza - è quella di invitare storici di grande qualità a cimentarsi con le fonti rappresentate dalle opere d’arte. Il tutto senza timori riverenziali, fuori da ogni approccio specialistico e sempre inserendo il lavoro preso in considerazione nei suoi mille contesti: quello culturale ma anche quello politico, quello economico, quello sociale e quello simbolico; per poi utilizzarla - l’opera d’arte - come chiave interpretativa per una esplorazione dei fatti che di certo si avventurerà in più casi in territori emozionanti e sconosciuti. Una lettura inedita che conta sul fascino che la grande arte esercita sul pubblico e, insieme, una straordinaria occasione per lo storico di far ‘vedere’ ciò di cui parla.
Ogni relatore, scelto per la sua competenza e originalità di pensiero ma anche - come sempre - per la sua capacità di parlare a un largo pubblico, partirà dall’opera scelta raccontandone brevemente i presupposti, la genesi, la committenza, la fortuna nel tempo. Tratteggiando non solo la figura dell’artista, ma anche il contesto sociale e culturale e ogni altro elemento storicamente rilevante. Seguirà l’analisi dell’opera dal punto di vista del suo contesto storico: i personaggi e le vicende ivi raccontate, i simboli rappresentati, l’ambiente a cui si riferisce.
Alla fine - questo l’obiettivo - i relatori arriveranno a delineare un’epoca e un’idea ben precise; e si dimostrerà che il linguaggio usato dall’arte è forse il migliore per raccontare i grandi scenari storici, per descrivere i protagonisti dei movimenti culturali e politici, per leggere le trasformazioni sociali e religiose, per interpretare i fatti del lontano passato e i cambiamenti della storia contemporanea.