A Legnago la mostra "Specimina Artium. Carte dai luoghi dell’Enfer"
Domenica 28 maggio alle ore 18.30 presso la Casa Museo della Fondazione Fioroni di Legnago si inaugura l’eclettica mostra patrocinata dall’UNICEF, dalla Fondazione Fioroni e dal Comune di Legnago dal titolo "Specimina Artium. Carte dai luoghi dell’Enfer" di Alessandro S. Carone; vero e proprio racconto artistico/letterario che si srotola su carte e tasche di biblioteca. Una lunga storia dai contorni difficili, mitigata dai brillanti colori e da parole ripetute quasi all’infinito come mantra per rimpossessarsi di una coscienza collettiva e cosi? riflettere e ragionare liberi da ogni vincolo e da imposte servitu?. Un dono insomma che tenta di restituire cio? che egli stesso ha saputo costruire con coerenza e resilienza nei “luoghi dell’Enfer”.
All’inaugurazione Carone ha voluto il suo caro amico e attore Fabio Testi che per lui leggera? una lettera decisamente significativa accompagnata dal gruppo OFFLINE, composto da quattro medici/musicisti per volontariato e cioe?: Nunzio Carone (chitarra solista), Renato Schiavon (chitarra ritmica), Stefano Saggioro (batteria) e Marco Dacomo (basso) al fine di raccogliere donazioni per Unicef. La serata si concludera? con risottata del Maestro Raffaele Ferron e col concerto degli OFFLINE.
Carone, gia? ufficiale superiore degli Alpini ha fatto del suo vissuto nelle numerose missioni dai Balcani all’Afghanistan un racconto quasi mantrico per la ripetizione infinita della parola Enfer potendo, cosi?, esorcizzare la sofferenza che lo ha portato a realizzare opere davvero complesse e che si fanno dono e vera e propria resistenza letteraria oltre che artistica”. La mostra rimarra? aperta al pubblico fino al 30 giugno 2023.
La mostra
SPECIMINA ARTIUM; vestire il pensiero, dichiara Carone, e? uno spazio aperto e interiore; un’architettura di parole e immagini che ripetute diventano mantra e si fanno corpo e brivido della sospensione che affaccia al vuoto. Opere sui generis a forte vocazione narrativo/artistica, capaci di raccontare una storia drammatica, complessa e di sofferenza; prima ancora di assolvere ad una funzione qualunque essa voglia essere.
Le mie carte sono racconti, carte, tasche di biblioteca e parole ripetute trattenendo fiato e pensieri. Carte che si fanno occasione per riflettere e ragionare con interrogativi ai quali tentare di dare o scegliere di non dare una risposta.
Parole ripetute come follia; trame fluide di uno spazio mentale in continua espansione. Occasione per ricevere in cambio un prodigioso spazio inatteso.
Inatteso; si? perche? l’inatteso, nel suo raro e imprevedibile manifestarsi, e? quello spazio d’Anima nel quale fondamentalmente mi ri-trovo e nel quale a nostra volta troviamo spazio per sciogliere i nostri patimenti, i nostri dolori e le nostre piu? profonde paure. Spazio radicalmente carico di noveaute? come elemento emittente e ricevente; un inspira- espira che cerca, accoglie e raccoglie storie per restituirle in una nuova estensione che sia in grado di contenere ben piu? della propria capienza. Spazio pieno di potenzialita? e di capacita?. Uno spazio libero dalle sofferenze, dal terrore e dalle attuali servitu?.