Shakespeare racconta Dante al Mura Festival
Culmina venerdì 12 agosto a Verona, la città dantesco-shakespeariana per eccellenza, la fase finale di "Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare", prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola. L’evento, a cura del Festival Dantesco, è patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, ed entra adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo.
Il concorso è basato sull’omonimo libro di Monaldi & Sorti (Solferino) e può vantare due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta» (in fondo i link alla stampa nazionale). Ogni esibizione è tratta o ispirata da passi del romanzo teatrale-narrativo di Monaldi & Sorti, e in tutte le 12 città coinvolte gli spettacoli della finale sono subito riconoscibili grazie alle quinte con le figure inconfondibili di Dante e Shakespeare.
Dante e la Divina Commedia diventano protagonisti di un dramma di Shakespeare, rappresentato in brevi spettacoli di circa un quarto d’ora replicati nel corso della giornata, secondo la formula del teatro di strada in tutta la sua ricchezza espressiva: attori, musicisti, acrobati e anche figure peculiari dell’arte popolare come cantastorie, con tanto di teloni dipinti, e uomini-orchestra. La tipologia di partecipanti è straordinariamente varia: ci sono anche compagnie teatrali già rodate, o singoli attori di teatro, e perfino ensemble shakespeariani che usciranno in strada per l’occasione.
Tra l’inaugurazione a Firenze l’8 agosto, città natale di Dante, e la chiusura a Ravenna il 2 settembre alla tomba del Sommo Poeta, sono 10 le città di questo “giro d’Italia” che non potevano non essere “capeggiate” se non da Verona, nella quale - grazie a Romeo e Giulietta di Shakespeare e ai “Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi” di Dante (Purg. VI 106-107) – i due giganti della letteratura universale si riuniscono. In gara è la compagnia veronese dei Giovani di Casa Shakespeare, una delle maggiori realtà prettamente shakespeariane del teatro italiano: ben 16 interpreti si esibiranno venerdì 12 agosto nell’ambito del Murafestival (circonvallazione Maroncelli, 11). Sono tre le recite in programma: alle 18, 19 e 20.30.
Il titolo è “Recita di Messer Apuliese e de suoi Jullari d’alcuni passi della Commedia, presente l’autore Messer Alighieri”. Lo spettacolo è tratto infatti dal IV atto del romanzo di Monaldi & Sorti, in cui un giovane Dante Alighieri assiste alle prove della compagnia del capocomico di strada (realmente esistito) Ruggeri Apuliese, che mette in scena con i suoi guitti i primi abbozzi della Divina Commedia. Tutta la scena riecheggia il famoso episodio dell’Amleto in cui il protagonista partecipa alle prove di un gruppo di attori girovaghi.
Quella veronese è la seconda tappa di questo inedito giro dantesco-shakespeariano d’Italia: l’inaugurazione si è svolta a Firenze l’8 agosto, con una cerimonia di apertura del Comune in piazza Santa Croce e la prima esibizione finalista (compagnia AntigonArt in “Le donne della Commedia si raccontano”, tratto dal III atto dell’opera di Monaldi & Sorti, in cui la vicenda di Paolo e Francesca si rispecchia in quella di Piccarda Donati utilizzando echi da Romeo e Giulietta di Shakespeare).
Monica Guerritore ha commentato: «L’incontro tra Dante e Shakespeare funziona: Shakespeare ci mostra come le passioni agitino l’uomo sulla terra, e Dante quale direzione invece gli fanno prendere nell’aldilà. Qui in Ahi, serva Italia! si fa questo doppio viaggio, nella lingua di Shakespeare e nella vita e nelle opere di Dante».
«Gli spettacoli di piazza sono nel DNA sia della Commedia che del teatro elisabettiano», spiegano Monaldi & Sorti, tradotti in 26 lingue e definiti in Francia da L’Express «gli eredi di Umberto Eco» e in Germania dalla Frankfurter Allgemeine «la coppia letteraria italiana di livello internazionale».
«Dante vola così in alto – dicono i due autori – che può essere raccontato solo da Shakespeare. E Verona, grazie a Montecchi e Capuleti, è la città dantesco-shakespeariana per eccellenza La Commedia era ben nota in Inghilterra sin dal Medioevo: i drammi shakespeariani sono pieni di richiami ai suoi personaggi, dal conte Ugolino a Pier delle Vigne, oltre al parallelo tra le coppie Romeo-Giulietta e Paolo-Francesca. Non a caso il primo ritratto a stampa dell’Alighieri è stato pubblicato in Inghilterra da un editore della cerchia di Shakespeare».
A Verona Dante e Shakespeare s’incontrano in qualche modo anche con gli autori: i Monaldi sono citati da Dante nel Purgatorio insieme a Montecchi e Capuleti, come ricorda una targa nella “casa di Romeo” apposta dalla Società Dante Alighieri (tra i patrocinatori del Premio). “Sorti” comuni, insomma, come scherza su Twitter il duo di autori, dove si scopre anche che sono amici di lunga data di un discendente dei Montecchi, padrino di Cresima di tutti i loro figli, di un ramo trasferitosi a Roma da due generazioni dopo che il capofamiglia nel testamento ebbe donato tutti i beni veronesi alla Chiesa con questo saluto ai figli: “E a voi lascio la pace!”. Una storia che ricorda un altro episodio dantesco, in cui la famiglia della moglie di Dante venne diseredata a favore di quel Gianni Schicchi che Dante inferocito schiaffò per questo all’Inferno (canto XXX, versi 32-33). Una storia gustosa, su cui Puccini compose la sua omonima opera buffa.
I prossimi appuntamenti sono al sud: il 14 con i cantastorie nel parco nazionale di Cardile (SA) e il 20 in piazza nella Benevento del dantesco Manfredi di Svevia, anch’esso presente – con gli accenti shakespeariani del Giulio Cesare e dell’Enrico VI – in una drammatica scena del IV atto di Monaldi & Sorti, per poi risalire il 25 in Liguria a Sarzana (SP), fatale luogo in cui Dante da priore esiliò il suo caro Guido Cavalcanti, che nel IV atto di Ahi, serva Italia! reagisce al “tradimento” dell’amico con le parole di Romeo esiliato da Verona.
Altre città italiane coinvolte nella competizione sono Vibo Valentia, Siena, Poppi (AR), nel cui castello Dante visse un periodo del suo esilio, Assisi, Roma, Cagliari. Ultima esibizione a Ravenna il 2 settembre, nel giardino presso la tomba di Dante, dove assisteremo alla scena del I atto del libro, in cui un Dante/Macbeth confessa le sue visioni a Piccarda. Premiazione a Roma presso il Globe Theatre il 14 settembre, anniversario della morte di Dante, con un banchetto nello stile del Trecento fiorentino.