"Schermi d’Amore" in Gran Guardia: i film in programma dal 5 al 7 ottobre 2020
Il festival cambia sede per le proiezioni finali: Schermi d’Amore si sposta in Gran Guardia, presso la Sala Convegni che ospiterà le ultime giornate dedicate al cinema mélo. Terminato il concorso, il festival si immerge completamente nella suggestiva dimensione del grande passato del cinema sentimentale, completando tra il 5 e il 7 ottobre, giorno di chiusura, le rassegne speciali dedicate ai grandi autori di questo genere cinematografico e ai classici che hanno realizzato. Protagonisti di queste giornate conclusive, nel corso delle quali alcune proiezioni verranno replicate, saranno dunque Sirk, Losey, Fassbinder e Malle (di cui verrà proiettato un celebre mediometraggio), registi che hanno saputo interpretare in chiave propria uno dei generi più popolari e apprezzati, dall’era del cinema classico fino alla contemporaneità.
Si parte dunque lunedì 5 con il solito appuntamento pomeridiano alle 15*, che sarà occasione per riscoprire Secondo amore, uno dei più importanti lavori del maestro del melodramma hollywoodiano Douglas Sirk, interpretato da Rock Hudson, Jane Wyman e Agnes Moorehead (trio attoriale già protagonista del film Magnifica ossessione dello stesso Sirk). Il film è un commovente melodramma in cui la ricca vedova Cary è combattuta tra l’amore per un giardiniere e la disapprovazione dei figli, che non vedono di buon occhio il rapporto con un uomo più giovane e povero. Sirk costruisce una storia ricca di sentimento, in cui emerge con forza il contrasto tra il mondo dei salotti borghesi (ambiente favorito di Cary) e quello rurale amato dal giardiniere Ron. Questo film è stato scelto per essere conservato tra le opere cinematografiche “culturalmente, storicamente o esteticamente significative” nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. (*la proiezione sarà replicata in Sala Convegni mercoledì 7 alle ore 15).
La rassegna omaggio dedicata a Douglas Sirk, storica firma del cinema mélo, prosegue ancora con l’appuntamento delle 18*, quando sarà proiettato il suo Lo specchio della vita. Remake del film di John M. Stahl, si tratta dell’ultimo lavoro del regista tedesco, un film spesso ricordato come uno dei melodrammi più famosi della storia del cinema. Protagoniste sono due vedove (un’attrice bianca e una domestica afroamericana) e le loro rispettive figlie, diventate quasi degli archetipi del genere. Il regista Fassbinder, grande ammiratore di Sirk che è da sempre stato un suo importante modello di riferimento, ha definito Lo specchio della vita “un grande film folle sulla vita, sulla morte e sull’America”. Concluso il film, Sirk si è ritirato dal mondo del cinema e dall’America per ritornare in Europa nella terra delle origini, abbandonata forzatamente negli anni del nazismo. (*la proiezione sarà replicata in Sala Convegni martedì 6 alle ore 15).
Alle 21.15* una proiezione davvero straordinaria. La giornata si chiude con uno dei titoli più celebri di questa sedicesima edizione: Veronika Voss di Rainer Werner Fassbinder, secondo titolo dell’autore proposto nella sezione “La magnifica ossessione di Sirk e Fassbinder”. Orso d’oro al Festival di Berlino e Premio internazionale della critica al Toronto International Film Festival per uno dei lavori più conosciuti e apprezzati del geniale regista tedesco. Il film, ambientato a Monaco negli anni ’50, segue il declino artistico e umano della ex diva dello spettacolo Veronika (ispirata alla figura di Sybille Schmitz, femme fatale del cinema tedesco negli anni del nazismo), che consuma la sua vita nel ricordo ossessivo del passato glorioso, assumendo psicofarmaci e morfina. Un ritratto desolato e drammatico di una star fragile, che ormai percorre il viale del tramonto, girato in uno splendido bianco e nero che sembra rievocare gli anni dell’espressionismo tedesco. (*la proiezione sarà replicata in Sala Convegni martedì 6 alle ore 18).
Martedì 6 l’appuntamento alle 15 è con la seconda proiezione di Lo specchio della vita di Douglas Sirk. Segue alle 18 Veronika Voss di Fassbinder.
Alle ore 21.15 sarà presentato un nuovo titolo, parte della sezione “L’ombra del doppio: Losey e Delon”. Verrà proiettato Una romantica donna inglese di Joseph Losey. Film del 1975, è la storia della moglie di un celebre ma freddo scrittore che si innamora follemente di un sedicente poeta tedesco, il quale riesce a farsi assumere dal marito di lei. La donna è disposta a tutto pur di inseguire il suo amante: anche ad abbandonare la famiglia. L’uomo in realtà è un truffatore ed è in fuga da un pericoloso narcotrafficante. Sceneggiatura di Thomas Wiseman (autore del romanzo da cui è tratto il film) e Tom Stoppard, l’importante drammaturgo britannico che ha firmato opere come Rosencrantz e Guildenstern sono morti e Shakespeare in Love. Glenda Jackson e Michael Caine tra gli interpreti.
Mercoledì 7 il festival giunge infine al termine, con le ultime repliche dei grandi classici proiettati nei giorni precedenti e due ultime importanti nuove proiezioni, incluse nella rassegna speciale “L’ombra del doppio”, un omaggio al cinema di Losey e Delon. Dopo la replica di Secondo amore di Douglas Sirk alle 15, Schermi d’Amore presenta il titolo di un regista della Nouvelle Vague, integrando con un interessante mediometraggio il programma della sezione “L’ombra del doppio”. Alle 17.30 è il turno di Louis Malle e del suo William Wilson, film breve di appena 36 minuti parte dell’opera collettiva Tre passi nel delirio, che vede le anche firme di Roger Vadim e Federico Fellini. William Wilson, ispirato all’omonimo racconto di Edgar Allan Poe, è ambientato a Bergamo, città in cui ha luogo la resa dei conti tra il protagonista (un sadico ufficiale austriaco) e il suo sosia. Un film dal sapore gotico, fedele dunque alla sua fonte letteraria e reso ancor più suggestivo dalla presenza della voce narrante di una grande personalità del genere horror, Vincent Price. Interpretato da un cast di veri divi, Alain Delon e da Brigitte Bardot.
A seguire, seconda proiezione di Una romantica donna inglese. Infine alle 21.15, prima di chiudere il suo sipario, il festival proporrà al pubblico la visione di un altro capolavoro di Joseph Losey, Messaggero d’amore. Elegante esplorazione della doppiezza ingannevole del reale, tema caro al regista, il film è tratto dal romanzo L’età incerta di L. P. Hartley. Norfolk, inizio anni ’90. L’adolescente Leo, orfano di modesta condizione sociale, viene ospitato nella sontuosa villa dell’amico Marcus. Qui conosce la sorella Marian, donna bella e gentile alla quale si affezione immediatamente, arrivando ad accettare per lei un compito molto delicato, che consiste nel fare da “corriere” di segrete missive amorose tra lei e il fattore della tenuta, l’affascinante Ted. Un rapporto assolutamente non autorizzato, che se scoperto potrebbe causare un grave scandalo all’interno della famiglia, come poi effettivamente accadrà. Losey ha dichiarato di aver amato il soggetto del romanzo perché affronta il senso di tragica brevità della vita umana. Un film in cui spiccano le ottime interpretazioni del cast, con Julie Christie e Alan Bates nei ruoli di Marian e Ted, assieme alla splendida fotografia e alla raffinata sceneggiatura firmata Harold Pinter, premiata ai BAFTA. Messaggero d’amore ha vinto la Palma d’Oro al 24° Festival del cinema di Cannes.
Proiezioni:
- 30 settembre - 1-2-3-4 ottobre 2020 al Teatro Ristori
- 5-6-7 ottobre in Sala Convegni - Palazzo della Gran Guardia
Biglietti:
- intero 5 euro
- ridotto 4 euro (under 26, over 65, soci Circolo del Cinema, Cral Comune di Verona)
La vendita dei biglietti inizierà dal 30 settembre, un’ora prima delle proiezioni presso la biglietteria del Teatro Ristori.
Abbonamenti:
Gli abbonamenti acquistati per l'intera rassegna rimangono validi e daranno l'opportunità di accedere ad un posto riservato al Teatro Ristori e di avere la priorità di accesso alle proiezioni presso la Sala Convegni del Palazzo della Gran Guardia. Gli abbonati potranno inviare una mail di conferma della propria presenza in sala entro la mattina del giorno precedente alla proiezione, così da agevolare la procedura di assegnazione posti e di emissione biglietti, all’indirizzo veronafilmfestival@comune.verona.it. I biglietti saranno disponibili esclusivamente presso la biglietteria del Teatro Ristori.
Misure Anti-Covid 19
Le normative vigenti in materia di prevenzione della diffusione del Covid-19 prevedono l'assegnazione nominativa dei posti. Gli spettatori sono tenuti ad indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto e ogniqualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento dell’uscita. Igienizzanti per mani saranno disponibili per il pubblico. Non sono previsti posti vicini per i congiunti. Si raccomanda di evitare assembramenti sia all’interno che all’esterno della sala di proiezione.