Petols, i Beatles de noialtri live alla Vecchia Rama
Sono i Beatles de noialtri veronesi, che hanno saputo simpaticamente reinterpretare nel nostro vernacolo tante canzoni dei Beatles. Era il 1982 quando nacquero dalle menti follemente ironiche di Lucio Erlati (Pol) e Renato Castellazzi (Gion), che ebbero l’idea di creare dei testi dialettali che suonassero come gli originali in inglese dei Fab Four. Dopo anni di silenzio, grazie a «Verona Beat» di Giò Zampieri, sono tornati a divertire il popolo dei Petols-maniaci lo scorso novembre e venerdì sera (25 marzo) alle 20.15 sono nuovamente protagonisti alla pizzeria trattoria Vecchia Rama a San Peretto di Negrar.
Le divertenti divagazioni sui temi betlesiani, negli anni Ottanta, ben presto diedero il via a una vera e propria Petolsmania. Le prime musicassette fatte in casa andarono a ruba. Nacque così il quartetto con il batterista Adone Bovi, sostituito nel 1996 da Mauro Lippi, ed il bassista Enrico Murari, già Henry Valium con Tony Sekki & the Caterpillars e precedentemente con le Droghe con Jerry Calà, che si è trasferito in Africa.
Le nuove registrazioni delle loro ricomposizioni furono raccolte su cassette e poi su cd diventati rarità da collezione. Un esempio della loro ironia? La celeberrima versione in vernacolo scaligero di Yesterday, che inizia sulle note del brano di Paul McCartney con «Iè stè bei», era diventato un cult. Ma c’erano anche Help, diventata Schei, All my loving-Quanti ovi, A hard day’s night-G’ho ancora da disnar, Come together-Vuto vedar, We can work it out-Varda che te dao, Helter Skelter-Alcaselser, Day tripper-Le tripe e molto altro. «Verona Beat» ha dunque il merito di riportare sulla scena lo spirito scanzonato dei Beatles veronesi, che portano un po’ di leggerezza in momenti così seri.