Al Ristori lo spettacolo di prosa musicato dal vivo “Mozart. Ritratto di un genio”
Al Teatro Ristori la prosa incontra la musica: venerdì 31 marzo, alle ore 20 30, protagonista del quinto appuntamento della stagione di Prosa sarà Mozart. A interpretarlo, l’attore e scrittore Giuseppe Cederna che torna con il suo nuovo monologo “Mozart. Ritratto di un genio”. Il testo è dello stesso Cederna, liberamente tratto dalla biografia del genio salisburghese scritta da Wolfgang Hildesheimer. Sul palcoscenico con Cederna ci sarà il pianista Sandro D’Onofrio, per la regia di Ruggero Cara ed Elisabeth Boeke.
Il monologo intreccia la storia di Mozart con quella dello stesso attore Cederna che a sipario chiuso narra del suo incontro con lo scrittore Hildesheimer per poi vestirsi di parrucca e tacchetti dei costumi di Alexandra Toesca e, accompagnato dalla musica, entrare nel salotto rococò disegnato dallo scenografo Francesco Sforza.
A quel punto Mozart prende in mano la sua biografia per cercare di capire se stesso e risolvere quel mistero che porta il suo nome. Comincia un viaggio impervio ed esilarante tra la vita del genio e il miracolo della sua musica. Ecco quindi l’enfant prodige perennemente in tournée per le strade dissestate d’Europa, il riso di Mozart e il talento per la comicità tramandatagli dalla mamma, il pianista virtuoso, l’impareggiabile buffone, il Figaro e il Don Giovanni, le umiliazioni, i successi, gli amori e i dolori che hanno segnato la sua esistenza.
Giuseppe Cederna, attore e scrittore
Giuseppe Cederna, nato a Roma nel 1957, è un attore e scrittore italiano che ha debuttato come clown di strada nel 1977, per iniziare poi una sua carriera teatrale e cinematografica che lo ha visto recitare nel film premio oscar “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores e in film di Scola, Bellocchio, Comencini, Monicelli e dei Fratelli Taviani.
All'attività cinematografica e letteraria affianca quella teatrale con spettacoli di lettura pubblica, come "In cammino. Storie per sentirsi vivi e camminare a testa alta", nel 2004, tratto dal suo libro “Il grande viaggio”. Nel 2007, a Mantova, nell'ambito del Festivaletteratura, legge pubblicamente alcuni estratti dal libro “La tenda rossa di Bologna”, dello scrittore inglese John Berger. Dal 2015 è in tournée con il monologo L’ultima estate dell’Europa dedicato alla Prima Guerra Mondiale.
Sandro D’Onofrio, pianista
Sandro D’Onofrio inizia a studiare pianoforte fin da quando aveva sei anni, sotto la guida di Ida Mannatrizio, per poi formarsi con Eke Mendez e Nora Doallo conseguendo il diploma al Conservatorio S. Cecilia di Roma. In seguito all’incontro con il violinista argentino Alberto Lysy si dedica al repertorio cameristico collaborando con la “Camerata Lysy” e approfondendo in seguito questo genere con musicisti come Sandor Vegh, Bruno Giuranna e Riccardo Brengola col quale frequenta i corsi all’Accademia S. Cecilia di Roma.
Si è esibito in tutto il mondo, dall’Europa, agli Stati Uniti e anche in Estremo Oriente tenendo importanti seminari ed effettuando diverse registrazioni radiofoniche e discografiche. Da molti anni è docente di pianoforte e musica da camera presso il Conservatorio della Svizzera Italiana a Lugano e svolge intensa attività concertistica.