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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Per la prima volta in mostra ritrovamenti della domus scoperta in Via Oberdan

Gli oggetti compongono il nuovo percorso espositivo del Museo Archeologico al Teatro Romano dedicato agli animali

Al Museo Archeologico al Teatro Romano (Matr) di Verona, fino all'1 ottobre 2023, è possibile godere di un nuovo percorso espositivo dedicato all'importanza degli animali nella storia e nell'arte. Sono esposti 130 oggetti di piccole dimensioni: dagli animali nell’antico Egitto a quelli idealizzati nel mondo classico. E per la prima volta sono in mostra, oltre alle raffigurazioni in metallo conservate dal museo, anche alcuni importanti ritrovamenti provenienti dalla Domus romana scoperta durante gli scavi all’ex cinema Astra di Via Oberdan.

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(Cavallo Marino in mostra - Foto Matr)

L'esposizione ha come titolo "Animali nel mondo antico", è stata curata da Margherita Bolla e Brunella Bruno ed è il frutto della collaborazione tra Comune di Verona e Soprintendenza.
I piccoli oggetti esposti sono 130 e sono, ad esempio, contenitori, anfore, bracciali ornamentali e statuette in bronzo raffiguranti animali. La mostra intende illustrare alcuni aspetti dell’affascinante tema degli animali nel mondo antico, presentando reperti del Matr e dedicando una vetrina anche agli interessanti ritrovamenti in bronzo avvenuti in anni recenti nella Domus romana scoperta con i lavori di riqualificazione dell'ex cinema Astra in via Oberdan.

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(Presentazione del nuovo percorso espositivo)

L’esposizione è stata presentata dall'assessora alla cultura di Verona Marta Ugolini, dalla direttrice dei musei civici Francesca Rossi, dal soprintendente Vincenzo Tinè e dalla direttrice del Matr Margherita Bolla, la quale è curatrice della mostra insieme a Brunella Bruno.
«Un tema di particolare fascino con una interessante quantità di sfumature - ha dichiarato Ugolini - Bracciali, statuette, ma anche vasi e piccoli contenitori ci mostrano l’evolversi del pensiero umano e la sue prime riflessioni sulla sua natura e le sue diversità dagli animali. Un rapporto complesso da leggere e da ricostruire. Sono grata ai musei civici veronesi che ancora una volta hanno saputo mettere in luce questo importante patrimonio e alla Soprintendenza per il sostegno riconosciuto al progetto con l’interessante prestito riconosciuto al Museo Archeologico per questa esposizione in programmazione per un anno».
«Una bellissima iniziativa - ha evidenziato Rossi - che porta avanti l’importante progetto di valorizzazione dei depositi museali veronesi, avviando collaborazioni interessanti con realtà pubbliche e private del nostro territorio».
«I reperti di Via Oberdan ci raccontano la storia di un edificio romano, che tra il III e il IV secolo d.C. subì un grave incendio - ha evidenziato il soprintendente - Un evento inaspettato, probabilmente, che ha portato i proprietari della Domus alla fuga e all’abbandono di tanti piccoli e grandi oggetti di uso quotidiano. Testimonianze arrivate fino a noi e che oggi, per la prima volta, vengono presentate al pubblico in questa interessante opportunità espositiva».

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(Testa di grifone in mostra - Foto Matr)

La mostra prende avvio da alcune piccole ma preziose testimonianze relative al ruolo degli animali nell’antico Egitto, in particolare all’uso di mummie di specie diverse come offerte agli dei nei luoghi di culto, attestato dai contenitori rimasti, in questo caso in bronzo. Più ampia ed articolata la documentazione presentata sul mondo classico, in cui gli animali avevano un ruolo importante, sia in ambito mitologico e religioso in quanto compagni di importanti divinità, sia in ambito sociale come simboli di prestigio, ma anche all’interno della casa e altrove come decorazioni raffinate o nell’abbigliamento personale sotto forma ad esempio di fibule.
Un’attenzione particolare è riservata ai serpenti, che potevano avere nel mondo classico un significato positivo, ad esempio come animali curativi nel culto di Esculapio, dio della medicina. Viene così introdotto il ritrovamento avvenuto pochi anni fa in Via Oberdan, con la scoperta di un edificio romano, che subì un grave incendio fra il III e il IV secolo d.C. Il crollo del soffitto, avvenuto per la combustione, sigillò in due ambienti adiacenti un gruppo di lucerne e un gruppo di statuette in bronzo, probabilmente costituenti il larario della casa, fra le quali una interessante figura di dea seduta, con diversi serpenti.
L'esposizione si chiude con l'illustrazione di creature fantastiche, raffigurate di frequente nel mondo antico (ad esempio sfingi e grifoni), e con una sezione dedicata al fascino che questi esseri esercitarono nelle epoche successive all’antichità, producendo imitazioni e rielaborazioni.

Sugli animali del mondo antico è inoltre disponibile la pubblicazione del 2021 di Margherita Bolla: "Animali di bronzo del Museo Archeologico al Teatro Romano di Verona". Il testo è scaricabile sul sito del museo.

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