Dal 12 giugno alla Palazzina Storica di Peschiera la mostra “Il Seicento dopo Caravaggio: il Realismo”
La grande pittura del Seicento protagonista alla Palazzina Storica dal 12 giugno 2016. L'Assessorato alla Cultura di Peschiera del Garda presenta “Il Seicento dopo Caravaggio: il Realismo”, un ricco percorso di opere provenienti da collezioni italiane del centro e nord Italia, di alcuni dei maggiori maestri - tra cui il Guercino, Massimo Stanzione, il Battistello e Mattia Preti - che fecero dell'impronta inconfondibile del Merisi il proprio linguaggio pittorico.
La mostra, organizzata in collaborazione con MV Eventi di Vicenza, sarà aperta al pubblico dal 12 giugno all'11 settembre 2016 e sarà curata da Francesco Boni e da Matteo Vanzan, con l'obiettivo di analizzare il percorso di una pittura che, grazie all'esperienza caravaggesca, acquisisce nuovi elementi espressivi. Le luci, il cromatismo, la materia, gli impasti saranno analizzati attraverso un percorso didattico capace di comunicare allo spettatore il fermento artistico vissuto in Italia e all'estero in quegli anni cruciali. Dipinti che portano con loro gli esiti del Rinascimento maturo e sono al tempo stesso densi della materia intellettuale che Giuliano Briganti insegnò a chiamare non più manierismo bensì maniera.
Numerosi gli artisti in mostra: Giorgio Vasari, Francesco Vanni, Gerolamo Muziano, Il Battistello, Massimo Stanzione, Il Guercino, Mattia Preti, Francesco Solimena, Giovanbattista Moroni, Filippo Lauri, Giacinto Brandi.
Fu Giorgione che, come Leonardo, sentì l'esigenza di superare la maniera secca quattrocentesca e affrontare da principio il problema dell'imitazione della natura. Nasce in pittura la necessità di eliminare le regole prospettiche che avevano governato l'inizio dell'Umanesimo e del primo Rinascimento: con Leonardo e Giorgione l'artista si concentra sulle possibilità mimetiche del dipingere; nasce l'interesse dell'imitazione dei fenomeni naturali e in particolare per la resa della fusione atmosferica delle forme.
Giorgione abbandona l'applicazione delle regole tradizionali, “usando” secondo le parole del Vasari “nondimeno di cacciarsi avanti le cose vive e naturali e contraffarle”; ancora una volta la storia ci dimostra che nel momento in cui un movimento culturale trova la sua piena realizzazione, già nei suoi autori più significativi vivono i germi di quello che sarà il decadimento dell'idea principale. Essendo capaci però di indicare la nuova strada che la creatività proporrà di seguire. Nella storia del realismo c'è un artista che sconvolge la pittura nella realtà europea. Non dimentichiamo che nel 1585 Caravaggio è un giovanissimo che a Milano studia i pittori lombardi mentre Annibale Carracci realizza la famosa macelleria oggi conservata a Oxford, dipinto che stravolse tutte le teorie sul sorgere della nuova pittura borghese nel nord Europa. Con Caravaggio si realizza una scossa profonda in tutto l’ambiente dell’arte, sia quello romano dove il suo impatto è devastante, sia nel resto d'Italia: la novità del suo stile viene recepita a Napoli, in Sicilia, in Toscana, nel Settentrione ed ha ben presto diffusione a livello europeo.
La rivoluzione naturalistica costituisce materia di studio per i prosecutori della sua opera in funzione delle tante novità che suggerisce: una pittura che acquisisce nuovi elementi espressivi, l'artista ha il compito di mostrarci la visione della nuova spiritualità impostata sulla connessione e identificazione di divinità e natura. Dello stile di Caravaggio si imitano il più delle volte solo i tratti più evidenti, ossia la manipolazione delle luci e delle ombre e l’impiego di modello dei ceti più umili. Tutti i suoi seguaci in qualche misura ripresero queste caratteristiche. Ma la sua capacità di penetrazione psicologica e l’autenticità con cui rappresentava l’umanità dei suoi personaggi erano al di là della capacità di comprensione dei suoi seguaci. La storia del caravaggismo italiano, dunque consiste più in un adattamento dei tratti caratteristici dello stile del maestro che nella riproposta dello spirito della sua arte.
La mostra sarà aperta dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 21.00
Ingresso 5 euro – ingresso gratuito under 14.
INFORMAZIONI
Visite guidate su prenotazione (alla email: prenotazioni@mveventi.com) al costo di 3 euro a persona + biglietto d'ingresso (minimo 8 persone).
Visite guidate per le scuole: su prenotazione al costo di 3 euro a studente comprensivo di biglietto d'ingresso.
Maggiori informazioni: www.mveventi.com