Lo spettacolo di "Monologhi Pop" riparte dalla Fucina Culturale Machiavelli di Verona
Dopo il grande successo autunnale allo spazio Tertulliano di Milano, Martino Corti riparte da Verona. Dal 20 al 23 Gennaio sarà alla "Fucina Culturale Machiavelli" ( ex Centro Mazziano), con "C'è da morire dal vivere", la nuova saga dei Monologhi Pop.
"C'è da morire dal vivere" traccia, fra canzoni e monologhi, un cammino che racconta con ironia il viaggio alla ricerca della serenità. Un viaggio da ridere, un viaggio da piangere; un viaggio per sorridere profondamente di noi stessi.
Un percorso fatto di partenze "zaino in spalla" per cercare niente dall'altra parte del mondo e di ritorni che ci facciano apprezzare nuovamente il profumo di caffè sotto casa, passando dal desiderio di uno spazio per tornare bambini per ridere, correre, piangere e urlare senza farsi bloccare da cosa potrebbero pensare gli altri di noi, alla consapevolezza di quanto sia difficile una volta entrati nel girone infernale degli "adulti".
"La capacità di prendersi per il culo è direttamente proporzionale al grado di serenità di una persona"
Ad accompagnarlo sul palco, Luca Nobis alla chitarra acustica e Dj Raimo alle programmazioni elettroniche.
"Non mettetevi comodi. Non spegnete i cellulari. Non pensiate che sia vietato fare video e fotografie. Rilassatevi e preparatevi a condividere tutto in tempo reale, sul web o nella realtà. Lasciatevi andare per lo spettacolo che viene riscritto ad ogni replica.
I monologhi diventano dialoghi, le canzoni si cantano insieme, le storie da ascoltare e da raccontare diventano infinite e imprevedibili. Con "C'è da morire dal vivere" tutto quello che vi aspettate andando a teatro sarà messo in discussione, l'unica certezza per gli spettatori sarà quella di ascoltare dal vivo le canzoni tratte dai primi due dischi-spettacolo di Monologhi pop.
"O sei sereno o non lo sei. Sereno variabile può essere solo il cielo".
Ma cosa sono i "Monologhi Pop"?
Ce lo spiega Martino Corti con il suo umorismo pragmatico e un po' cinico, quello tipico di una sensibilità da osservatore sociale.
"Abbiamo cercato un nome che potesse racchiudere il mio mondo artistico, che fosse attuale e soprattutto rispettoso dell'intoccabile teatro-canzone. E poi, diciamoci la verità, se lo avessimo definito teatro-canzone i Gaber-integralisti ci avrebbero odiato e additato come pazzi, i ragazzi liquidato pensando "che palle il teatro" e gli addetti ai lavori scritto Ecco, un altro che porta in giro Gaber".
Affida quindi l'essenza dei Monologhi Pop ad una frase di Charles Bukowski: "La gente è il più grande spettacolo del mondo"
Crediti:
Produzione: Cimice Records
Testo e regia: Martino Corti e Camilla Salerno
Con Martino Corti, Luca Nobis, Dj Raimo
Scenografia: Martino Corti
Luci: Martino Corti, Rosario Parrotta
Suono: Rosario Parrotta
Musiche: Martino Corti, Luca Nobis
Arrangiamenti e produzione musicale: Kustrell
INFORMAZIONI
https://www.fucinaculturalemachiavelli.com
info@fucinaculturalemachiavelli.eu - Tel. 342.3003330
www.facebook.com/martinocortiofficial