#Mirrors racconto sulla dismorfofobia: venerdì 23 settembre al Teatro Stimate
Una ragazza vive un disagio costante con il proprio corpo. La sua realtà si trasforma così, giorno dopo giorno, in un mondo in cui lei non è una principessa fatata, ma una strega infernale, non una farfalla pronta al volo, ma un bozzolo deforme, non un fiore che deve sbocciare, ma un cactus che si riempie di spine per difendersi dallo sguardo minaccioso di chi le sta accanto. Qualcuno, però, riuscirà a tenderle la mano, ad accompagnarla lungo un cammino che, se percorso in solitudine, può essere ostico e invalicabile. Ken, il ragazzo dalle mani grandi e dalla sensibilità nascosta sotto una parlantina sveglia, le farà capire che anche i cactus sanno fiorire.
Questo è ciò che accade alla protagonista di “#Mirrors un racconto sulla dismorfofobia”, che la Compagnia di Padova Teatro della Gran Guardia porterà in scena venerdì 23 settembre, alle 21, al Teatro Stimate nell’ambito dell’edizione 2016 della Kidsuniversity Verona. Lo spettacolo è una nuova produzione dedicata ai giovani di Andrea Pennacchi e Lia Bonfio, con la consulenza scientifica del dott. Adriano Legacci (Presidente Pagine Blu degli Psicologi e Psicoterapeuti). In scena Eleonora Fontana e Nicola Perin. Regia Andrea Pennacchi, aiuto regia Lorenzo Maragoni.
“La dismorfofobia - spiegano gli esperti - è una fobia che nasce da una visione distorta del proprio corpo, colpisce sia adolescenti che adulti, in prevalenza donne. È una malattia che coinvolge chi non è in grado di accettare il proprio aspetto, chi non si sente all’altezza degli altri, chi non sviluppa le difese necessarie per proteggersi dall’ideale di perfezione che la nostra società impone, società in cui i canoni estetici sono sempre più esigenti. Nei casi più gravi, può portare a patologie come anoressia, bulimia e, infine, suicidio”.
L’ingresso è gratuito, il programma completo degli eventi è consultabile su www.kidsuniversityverona.it