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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Letteratura, vino e nuovi talenti al Premio Masi

Ventinovesima edizione per il prestigioso riconoscimento alle grandi personalit del triveneto

La grande letteratura mitteleuropea, le potenzialità della vitivinicoltura georgiana e il talento espresso dalle Venezie nella cultura e nell’imprenditoria saranno al centro della nuova edizione del Premio Masi. Rinnovando un rito, prossimo al trentesimo anniversario che si festeggerà nel 2011, la Fondazione Masi organizza l’incontro con Premiati eccellenti per il prossimo 25 settembre al Teatro Filarmonico di Verona. “Bisogna dire che la terra veneta è fecondissima: non soltanto di vino, di paesaggi, città e monumenti incantevoli, ma anche di straordinari personaggi che con il loro talento e il loro lavoro, grandemente la illustrano. Ogni anno, al momento di scegliere i vincitori del Premio Masi Civiltà Veneta, il problema non è quello di trovare dei candidati meritevoli bensì il fatto che il regolamento prevede soltanto tre vincitori, tre sui tanti nomi che si affollano in testa, tutti di primo piano, cosicché scegliere diventa arduo, quasi ingiusto…” Così Isabella Bossi Fedrigotti, Presidente della Fondazione Masi, commenta il difficile lavoro di selezione dei premiati della Civiltà Veneta.

Le fanno eco i membri delle giurie dei Premi Civiltà del Vino e Grosso d’Oro Veneziano, che sono stati impegnati in un’altrettanto ardua selezione, prima di arrivare all’atteso verdetto. Il Premio Internazionale Masi Grosso d’Oro Veneziano, tradizionalmente riservato a personaggi che hanno contribuito a diffondere nel mondo un messaggio di solidarietà, progresso civile e pace, viene conferito allo scrittore ungherese Peter Esterhazy: autore di numerosi romanzi che proseguono la grande tradizione della letteratura mitteleuropea, è stato più volte premiato per l’opera “Armonia Caelestis”, che narra le vicende della sua nobile famiglia, sopravvissuta, dopo i fasti dell’Impero austro-ungarico, ai duri anni di regime comunista.

Il Premio Internazionale Masi per la Civiltà del Vino, conferito in passato a personaggi del Gotha dell’enologia, viene assegnato quest’anno al Metropolita Sergi dell’Eparchia (diocesi) di Nekresi, nella regione di Kakheti, centro della viticoltura georgiana. Egli rappresenta nello stesso tempo i valori sacrali della vite e del vino e la volontà innovatrice e di apertura ai mercati del mondo: nella difficile situazione politica attuale, con l’embargo imposto dalla Russia, per decenni principale mercato della Georgia, si adopera con grande impegno per far acquisire ai produttori georgiani la coscienza della propria tradizione, un approccio tecnologico moderno e un’apertura al mercato globale.

Il Premio per la Civiltà Veneta viene assegnato quest’anno a tre personaggi che, pur rimanendo profondamente ancorati alla loro terra d’origine, hanno assunto con la loro attività una rilevanza internazionale: Francesco Tullio Altan, trevigiano residente ad Aquileia, è uno dei maggiori vignettisti e cartoonist italiani, al tempo stesso disincantato autore di satira politica - le storie dell’operaio veterocomunista Cipputi e degli altri personaggi che commentano con battute icastiche i fatti di attualità politica sono diffuse regolarmente da l’Espresso e Repubblica - e sensibile interprete del linguaggio allegro delle forme e dei colori dell’infanzia: la sua cagnolina a pois Pimpa è entrata nel cuore dei bambini di tutto il mondo. Diana Bracco De Silva, la cui famiglia è originaria dell’Istria che ha dovuto abbandonare, è presidente e amministratore Delegato del Gruppo Bracco, un colosso con circa 2.800 dipendenti e un miliardo di euro di fatturato, che esporta i suoi prodotti nei principali Paesi del mondo, pur mantenendo il governo aziendale a livello esclusivamente familiare. Vicepresidente di Confindustria con delega per Ricerca e Innovazione e per l’Expo 2015, è impegnata inoltre in iniziative all’insegna delle opere sociali e delle cultura soprattutto attraverso la Fondazione Bracco.

Mario Brunello, uno dei maggiori violoncellisti viventi, sensibile ai fermenti della cultura contemporanea e aperto verso esperienze musicali che travalichino gli stretti confini dei generi codificati, ha suonato in tutto il mondo con i più grandi direttori d’orchestra, e continua a vivere a Castelfranco Veneto dove è nato, e ad esibirsi sulle sue amate montagne, le Dolomiti. Il conferimento dei premi avrà luogo anche quest’ anno al Teatro Filarmonico di Verona, in un incontro-dibattito presentato dalla giornalista Monica Rubele. Converseranno con i premiati: il Presidente della Fondazione Isabella Bossi Fedrigotti, il Presidente Onorario Demetrio Volcic e l’attore teatrale e regista Marco Paolini. Interverrà inoltre Sandro Boscaini, nel duplice ruolo di Vicepresidente ed anima della Fondazione Masi e di Presidente di Masi Agricola. L’appuntamento è per sabato 25 Settembre (ingresso su invito).

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