Al Vecio Macello presentazione del libro "La Nave di San Fermo. Storia e immagini dall’ultimo restauro"
Mercoledì 13 febbraio alle 18, al ristorante Vecio Macello del quartiere Filippini, si terrà la presentazione del libro "La Nave di San Fermo. Storia e immagini dall’ultimo restauro" scritto dalla giornalista e storica dell’arte Erika Prandi. Dialogherà con l’autrice il giornalista collaboratore de L’Arena Marco Cerpelloni. Al termine della presentazione sarà offerto un piccolo aperitivo.
Il libro, edito da Stimmgraf, raccoglie fotografie ravvicinate del soffitto ligneo a carena di nave rovesciata e documenta i procedimenti di restauro eseguiti sullo stesso. Inoltre, cerca di tracciare la storia del soffitto raccontandone i limiti temporali e gli artisti coinvolti. Esso rappresenta il primo tentativo di raccogliere in modo organico ogni informazione riguardante tale manufatto, considerato un unicum nella storia dell’arte mondiale per la sua complessa struttura architettonica e la ricca pinacoteca di busti di santi in esso conservata, ad oggi la più antica e completa di Verona.
Il volume rispecchia la volontà di creare una pubblicazione snella e facilmente comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
Il libro è patrocinato dal Vicariato per la Cultura, l’Università e il Sociale della Diocesi di Verona, dalla parrocchia di San Fermo, dal Comune di Verona e dall’associazione Chiese Vive.
Il Vecio Macello è uno storico ristorante sito nel cuore del centro storico di Verona. Da novembre 2018 la sua gestione è cambiata e con lei anche la cucina. Prevalentemente a base di pesce, i piatti sono curati e raffinati con una grande attenzione alle materie prime e all'equilibrio dei sapori.
È aperto dal lunedì alla domenica sia a pranzo che a cena in via Macello 8.
Per informazioni: 045 803 0348, oppure pagina facebook @RistoranteVecioMacello.
Il Vecio Macello, all’inizio del secolo scorso, era un insieme di locali utilizzati per la lavorazione delle carni appena macellate: alzando lo sguardo potrete vedere un sistema reticolare di tubature, utilizzate per la pressione del vapore, necessario per alcune procedure di pastorizzazione e preparazione delle carni. A quel tempo la sponda dell’Adige, dove c’era il Macello, formava una lingua di terra emersa ricca di palafitte e di attracchi per le chiatte che risalivano il fiume dall’Adriatico, portando con loro merci, spezie e pesce fresco assicurato dalla vicinanza con la vivace Venezia, simbolo e motore di un florido commercio alimentare e non solo. Proprio il ricordo di quel mercato eterogeneo ha ispirato la nostra cucina, sintesi e combinazione di carne e pesce, un insieme circoscritto di materie prime selezionate secondo la freschezza e ciò che offre il nostro territorio. Quello che cerchiamo di offrirvi non è solo dell’ottimo cibo, ma anche un piccolo ricordo di questa grande tradizione culinaria locale.