La danza di Kamp sbarca al Teatro Camploy
Il 5 giugno un evento atto a promuovere la conoscenza e lintegrazione tra le diverse culture
La Redazione
31 maggio 2011 14:17
Domenica 5 giugno, alle ore 21, al Teatro Camploy si terrà lo spettacolo di teatro-danza “Kampè” (che significa “resistere”), promosso dagli assessorati alle Pari opportunità e ai Servizi sociali del Comune di Verona.
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è diretto da Daniela Carli dell’associazione “Isthar” e realizzato dai partecipanti al gruppo nato negli spazi di Casa di Ramia, il centro interculturale delle donne promosso dall’assessorato alle Pari opportunità a Veronetta. L’iniziativa è stata presentata oggi dagli assessori alle Pari opportunità Vittorio Di Dio e ai Servizi sociali Stefano Bertacco.
“Una bella iniziativa – spiega Di Dio – per promuovere la conoscenza e l’integrazione tra le diverse culture, due obiettivi che l’Amministrazione comunale porta avanti grazie a Casa di Ramia e alle numerose attività promosse al suo interno e finalizzate ad un’integrazione completa nel rispetto della legalità”.
“Lo spettacolo – aggiunge Bertacco – rientra nel progetto “La mediazione culturale: uno strumento per l’integrazione e le pari opportunità nel rispetto di diritti e doveri” finalizzato a migliorare l’efficacia e la fruibilità dei servizi pubblici da parte dei cittadini stranieri in ambito sociale, sanitario e scolastico. Un progetto del quale il Comune di Verona è capofila e che ha ricevuto un finanziamento di 123 mila euro dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi”.
Lo spettacolo, che evoca il terremoto di Haiti e la cultura creola dell’isola, intende promuovere una riflessione sulla capacità di resistenza dei popoli afflitti da grandi traumi storici e naturali attraverso la storia di due donne, una europea e l’altra haitiana. La spiritualità e la forza della danza e degli elementi (fuoco, acqua e terra) sostengono la ricerca profonda dell’identità attraverso la memoria nel continuo confronto del singolo con la comunità.
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è diretto da Daniela Carli dell’associazione “Isthar” e realizzato dai partecipanti al gruppo nato negli spazi di Casa di Ramia, il centro interculturale delle donne promosso dall’assessorato alle Pari opportunità a Veronetta. L’iniziativa è stata presentata oggi dagli assessori alle Pari opportunità Vittorio Di Dio e ai Servizi sociali Stefano Bertacco.
“Una bella iniziativa – spiega Di Dio – per promuovere la conoscenza e l’integrazione tra le diverse culture, due obiettivi che l’Amministrazione comunale porta avanti grazie a Casa di Ramia e alle numerose attività promosse al suo interno e finalizzate ad un’integrazione completa nel rispetto della legalità”.
“Lo spettacolo – aggiunge Bertacco – rientra nel progetto “La mediazione culturale: uno strumento per l’integrazione e le pari opportunità nel rispetto di diritti e doveri” finalizzato a migliorare l’efficacia e la fruibilità dei servizi pubblici da parte dei cittadini stranieri in ambito sociale, sanitario e scolastico. Un progetto del quale il Comune di Verona è capofila e che ha ricevuto un finanziamento di 123 mila euro dal Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi”.
Lo spettacolo, che evoca il terremoto di Haiti e la cultura creola dell’isola, intende promuovere una riflessione sulla capacità di resistenza dei popoli afflitti da grandi traumi storici e naturali attraverso la storia di due donne, una europea e l’altra haitiana. La spiritualità e la forza della danza e degli elementi (fuoco, acqua e terra) sostengono la ricerca profonda dell’identità attraverso la memoria nel continuo confronto del singolo con la comunità.
La Redazione
31 maggio 2011 14:17
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