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Martedì, 23 Aprile 2024
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L'Ateneo si chiede come avvicinare i bimbi ai libri

In Universit si provare a capire quello che sta diventando un poblema sociale

Quali sono i libri più adatti ai bambini? In che modo i genitori possono avvicinare i propri figli alla lettura? Come orientarsi nel mare magnum della produzione contemporanea? Sono alcuni degli spunti di cui si discuterà nell’incontro che Silvia Blezza Picherle, docente di Letteratura per l’infanzia e Pedagogia della lettura all’università di Verona, terrà sabato 29 maggio alle 10 nell’aula 2.3 dell’ateneo scaligero (ingresso dal chiostro di San Francesco).

La conferenza si propone come momento di incontro e confronto con insegnanti e genitori, con lo scopo di fornire delle indicazioni che li aiutino a muoversi nel panorama sempre più complesso della letteratura per i ragazzi. “L’iperproduzione: questo è il problema che al giorno d’oggi rende sempre più difficoltoso orientarsi nella produzione letteraria – sottolinea la professoressa Blezza Picherle -. Tutto ciò rende problematico riconoscere un libro bello e originale e questo è dovuto anche al fatto che una mole di libri sempre maggiore disorienta il lettore, che non è più in grado di riconoscere un prodotto di qualità da uno che è solo parte della massa. Questo ammassamento di testi produce in prima istanza un appiattimento e un abbassamento della qualità testuale ed iconica causando una stagnazione creativa”.

Per rendersi conto della dimensione di questo fenomeno basta osservare un dato: nel 2007 il numero di collane che facevano riferimento all’editoria per ragazzi ha raggiunto quota 505. Secondo i dati Istat, nello stesso anno, sono stati pubblicati 4.228 titoli per ragazzi, di cui 2.608 sono cosiddette “novità”. Nell’incontro di sabato 29 maggio verranno fornite in primo luogo indicazioni utili rispetto alla produzione, fornendo a genitori ed insegnanti indicazioni per individuare la produzione d’eccellenza. In secondo luogo verrà spiegato come porsi nell’ottica di una educazione alla lettura e dei suoi obiettivi educativi.

“C’è un forte bisogno di educare alla lettura non solo i ragazzi ma prima di tutto i genitori e gli insegnanti – rileva la docente - questo significa favorire atteggiamenti attivi ed esplorativi nei confronti del testo al fine di costruire un lettore abituale; per fare ciò è però necessario porsi nell’ottica di un progetto unitario ed organico che nasce da un’idea precisa di quali sono i termini in gioco. All’incontro di sabato parleremo della motivazione a leggere e del piacere di leggere; di come creare nuovi lettori abituali; di adottare una metodologia operativa specifica. Solo così si può pensare ad una vera educazione alla lettura”.

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