Il "Mondo Sottosopra" di Chagall a palazzo Forti
Al via da sabato 9 aprile, fino al 10 luglio, la mostra sul rapporto dell'artista con i Surrealisti
Nelle centotrentasette opere di Chagall proposte in questa mostra, i personaggi, gli animali, gli oggetti che popolano paesaggi complessi spesso sfidano la legge di gravità. O meglio la vedono da una diversa, originale prospettiva. "Mi tuffo nelle mie riflessioni e volo al di sopra del mondo", scriveva Chagall nel suo diario e i dipinti, i disegni e le incisioni esposti a palazzo Forti esprimono questa personalissima rappresentazione delle cose. E' un mondo "sottosopra", alla rovescia, dove regole e rigidità hanno ceduto il passo a sogno e fantasia. "Un uomo che cammina ha bisogno di rispecchiarsi in un suo simile al contrario, per sottolineare il suo movimento", così come "un vaso in verticale non esiste, è necessario che cada per provare la sua stabilità", annotava Chagall.
I dipinti, disegni e incisioni esposti sono datati tra il 1917 e il 1982: attraversano quindi gran parte della vita di Chagall e gran parte del recente Novecento. Sono opere provenienti dal Musée national Marc Chagall di Nizza, dal Musée national d'Art Moderne Centre Georges Pompidou e da importanti collezioni private. A Verona la mostra giunge dopo essere stata presentata, con grandissimo successo, al Musée national Marc Chagall di Nizza e all'Ara Pacis di Roma e celebra i 25 anni dalla scomparsa dell'artista (1887-1985).
Questa mostra ha scelto di indagare le affinità che l'artista condivise con i Surrealisti, anche loro seguaci della "rivoluzione" e del sovvertimento dei valori stabiliti, e il forte sentimento della sua identità religiosa. Osservando le opere di Chagall si può cogliere la peculiarità che contraddistingue l'universo dell'artista: i personaggi, gli animali, gli oggetti che popolano paesaggi complessi spesso sfidano la legge di gravità. Il mondo che Chagall raffigura è, nel vero senso del termine, un mondo "sottosopra" in cui "il tempo non ha sponde", per riprendere il titolo di un quadro degli anni trenta, nel quale fidanzati, sposi, rabbini, musicisti, orologi a pendolo, carretti, asini, galli e il pittore stesso - che si è ritratto tante volte nelle sue tele - si abbandonano ad audaci acrobazie come i circensi, altro soggetto che l'artista raffigura volentieri.
Ogni singola tela di Chagall contiene episodi nei quali gli esseri umani, gli animali e perfino gli oggetti sono stati spostati, mossi, collocati in un luogo "altro". La loro immagine si è liberata da ogni tipo di realtà contingente e da ogni punto di ormeggio, così da risultare più facile per lo spettatore lasciarsi trasportare in un mondo "sottosopra".