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I venditori d'auto si confrontano al palazzo della Ragione

Domani oltre 250 top dealer faranno il punto su un settore che vale il 12% del Pil nazionale

L’unico evento in Europa dedicato alle tematiche relative allo sviluppo e la gestione dei top dealer del settore auto avrà luogo domani al palazzo della Ragione. A Verona 250 top player italiani ed europei tra concessionari, professionisti, manager e associazioni dell’automotive, faranno il punto su un settore che con il suo indotto, solo in Italia, vale il 12% del Pil nazionale e che nel 2010 ha raggiunto un fatturato pari a 186 miliardi di euro con 1 milione e 600mila occupati.
 
Domani 13 ottobre riflettori puntati sulle strategie anticrisi con la presentazione dell’indagine Top50 dealer 2011, realizzata da Quintegia sui principali 50 dealer italiani e la Brand overview, la ricerca J.D. Power sul grado di soddisfazione dei clienti finali nei principali Paesi UE.

Nel 2010 il segmento italiano dei top dealer ha registrato un fatturato di 9,15 miliardi di euro per 343mila auto nuove vendute (pari al 17,5% della quota di mercato sul totale) e 10mila occupati con un network di 2,1 milioni di clienti finali grazie alla vendita di auto nuove, usate e all’assistenza (analisi Top50 Dealer 2011 - Quintegia). In totale il settore auto in Italia (esclusa la produzione) nel 2010 ha fatturato 93 miliardi di euro (pari al 6% del Pil nazionale), malgrado il numero di presenze sul territorio sia calato di 150 unità, passando da 3900 nel 2009 a 3750 concessionarie nel 2010.

Trend negativo per le vendite di auto nuove.
I dati dei primi nove mesi del 2011 registrano, infatti, una perdita dell’11,3% rispetto al 2010 (1.369.545 vetture vendute contro 1.543.775 di un anno fa ) e un calo delle immatricolazioni del 5,7% solo nel mese di settembre 2011 (146.388 unità contro le 155.231 dello stesso periodo del 2010). Una congiuntura negativa per il settore auto che le principali associazioni di categoria hanno classificato come la peggiore degli ultimi 15 anni. In calo anche il bilancio previsionale sul 2011: secondo il Centro Studi Promotor GL events il mercato automobilistico italiano dovrebbe chiudere il 2011 con un volume di immatricolazioni leggermente inferiore a 1.800.000 autovetture. Un dato questo che, se confermato dal consuntivo, metterà a rischio la stessa sopravvivenza delle concessionarie minori. Ulteriormente al ribasso le stime Unrae (Unione nazionale rappresentanti veicoli esteri) che prevede un numero di immatricolazioni intorno alle 1.650.000 unità, in ulteriore calo, quindi, rispetto alle previsioni precedenti di 1,7-1,75 milioni di unità.

A gravare ulteriormente su un settore già in forte difficoltà anche il recente aumento dell’Iva e dell’IPT; voci che, sull’acquisto di nuove auto, pesano complessivamente per circa 435milioni di euro l’anno. Un aumento che per gli italiani vale quasi 220 euro in più per ogni auto acquistata e che comporterebbe una contrazione del fatturato del settore pari a 3 miliardi di euro (stime Unrae). Ma la vera sfida é attesa per il 2012, anno in cui in assenza di importanti interventi di natura strutturale sull'economia italiana, tutti i principali indicatori economici e di settore prevedono un andamento in ulteriore ribasso.

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