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Giochi di mascheramento al Teatro Nuovo

Lo spettacolo inserito nella rassegna il Grande Teatro

Dopo il successo della Macchina del capo di e con Marco Paolini, il Grande Teatro (rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona con i contributi di Unicredit Corporate Banking e della Provincia di Verona e in collaborazione col Teatro Stabile di Verona) propone, martedì 2 marzo al Nuovo L’inganno - Sleuth di Anthony Shaffer con Glauco Mauri e Roberto Sturno. Sleuth è una sorta di thriller psicologico che, dopo il grande successo teatrale, è stato ben due volte adattato per il cinema.

La vicenda ha per protagonisti un celebre scrittore di gialli, Andrew Wyke (Glauco Mauri), e Milo Tindle (Roberto Sturno), giovane amante di sua moglie. Quando Tindle fa visita alla donna nella villa nei dintorni di Londra dove lei vive col marito, Andrew approfitta dell’incontro per dominare il rivale sbattendogli in faccia il suo disprezzo e la sua superiorità intellettuale. In una sottile rete di tensioni e di finzioni i due rivali giocano a rimpiattino in vista del colpo finale: non tanto per una posta ben definita (una donna spregiudicata che lo spettatore non vede mai), ma per il piacere puro del ring.

Gli altri tre personaggi della pièce (il sergente Tarrant, l’agente Higgs e l’ispettore Doppler) sono interpretati dallo stesso Roberto Sturno che in locandina appare con i tre anagrammi “Torn Borestour”, “Steno Burrotto” e “Bruno Sorretto” che ben si addicono al gioco dei mascheramenti di cui è ricca la pièce.

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