"Puccini gala" all'Arena di Verona: Bohème, Madama Butterfly, Manon Lescaut e Tosca
Sabato 22 agosto all'Arena di Verona si terrà la seconda delle due serate dedicate a Puccini, un Gala pucciniano con protagoniste le eccellenti voci di Angela Gheorghiu, Eleonora Buratto, Hui He, Maria José Siri, Marcelo Álvarez, Piero Pretti, Alberto Gazale Carlo Bosi, Gianfranco Montresor e Dario Giorgelè, dirette dalla bacchetta di Andrea Battistoni. Il comparto sopranile allinea star come i soprani Eleonora Buratto, di recente applaudita nel Verdi Gala; Maria José Siri, pucciniana anche per inaugurazioni alla Scala; Hui He, beniamina areniana; e dopo l’unica presenza nel 2003 Angela Gheorghiu, massima Tosca del nostro tempo. È molto atteso anche il ritorno sulla scena veronese dei tenori Marcelo Álvarez, dopo otto anni, e Piero Pretti, assente dal 2015, così come quello del baritono Alberto Gazale. Completano la locandina altre voci di lusso come Carlo Bosi, Dario Giorgelè, Gianfranco Montresor. Il veronese Andrea Battistoni dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona ed il Coro preparato da Vito Lombardi.
Ad aprire il programma è la prima opera in assoluto di Puccini, scritta appena dopo la fine degli studi: Le Villi, creature fatate della mitologia centro-europea, vendicatrici d’amore. Da questo ricco esordio musicale, che si esegue per la prima volta nella storia areniana, sono tratti l’intermezzo La Tregenda e il festoso coro introduttivo. Si passa quindi al romantico finale primo de La Bohème, che comprende tre capolavori senza soluzione di continuità: l’aria di Rodolfo Che gelida manina, la risposta Sì, mi chiamano Mimì ed il duetto conclusivo O soave fanciulla. Dell’appassionante tragedia giapponese Madama Butterfly sono proposti i due celebri assoli della protagonista Un bel dì vedremo e l’addio di Tu, piccolo Iddio, intervallati dal delicato Coro a bocca chiusa. L’impegnativa aria finale di Manon Lescaut segue il celebre Intermezzo sinfonico mentre la parte finale della serata è dominata da Tosca: dallo spettacolare Te Deum che coinvolge solisti, orchestra, coro, organo, campane e cannoni, all’intima e intensa Vissi d’arte (affidata a Gheorghiu) fino all’esecuzione integrale dell’Atto III: mentre il sole sorge su Roma, tra stornelli in lontananza (affidati alla voce del piccolo pastorello Marco Bianchi) e i mattutini dai campanili della città eterna, Cavaradossi dà il suo intenso addio alla vita con E lucevan le stelle, prima di vedere un’ultima volta la sua amata Tosca.
«Quest’anno abbiamo inanellato così tante rarità e gioielli preziosi e così tanti interpreti straordinari che è quasi un peccato che si tratti solo di date uniche. – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona – Sono orgogliosa di aver dimostrato che la voglia di sperimentare, variare e donare al pubblico il meglio non è venuta a mancare nemmeno in un anno così difficile. Leo Nucci è un amico di lunga data e nei periodi difficili i veri amici si vedono. Questo Gianni Schicchi è l’unica opera che in un certo senso allestiamo per intero in Arena per l’estate in corso: lo considero un bellissimo regalo alla Fondazione e alla città, così come lo sarà il Gala Puccini, che schiera una parata di nomi di primissimo piano, altrove impossibili da mettere insieme».
Informazioni e contatti
Fondazione Arena di Verona ha istituito speciali tariffe per il pubblico veronese e per gli operatori sanitari, valide per tutte le date del Festival d’estate 2020. Per scoprirle nel dettaglio basta consultare il sito web www.arena.it nella sezione: https://www.arena.it/arena/it/pages/mappa-posti-prezzi-biglietti-arena-verona.html.
Web: www.arena.it
Biglietti in vendita da 39 a 199 euro.
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