Fonderia 20.9 presenta "Collezione in camera oscura laboratorio creativo"
A partire dalla Wunderkammer fino a oggi, collezionare oggetti simili o di varia natura ha sempre avuto il suo fascino e la sua importanza. Un insieme di oggetti può essere preso come tale e chiamato collezione, raccolta o opera d’arte. L’aspetto più interessante di ogni collezione sono i legami che intercorrono tra gli oggetti raccolti, rapporti che, oltre a suggerire una chiave di lettura, mostrano associazioni che i singoli oggetti non potrebbero mai rendere visibili. Le immagini raccolte negli album fotografici possiedono ciascuna una propria forma, dimensione e posizione, magari casuale, eppure nell’insieme, nonostante l’eterogeneità di materiali e formati, sono percepite come un unico corpo. La raccolta è infatti un insieme compatto e riconoscibile.
A PARTIRE DA QUESTA RIFLESSIONE, IL LABORATORIO PROPONE AD UN GRUPPO DI PERSONE DI REALIZZARE INDIVIDUALMENTE UN OGGETTO-RACCOLTA COMPOSTO DI IMMAGINI, ANZI DI FOTOGRAFIE: IL MATERIALE UTILIZZATO SONO MIGLIAIA DI STAMPE PROVENIENTI DA ARCHIVI PRIVATI ED ANONIMI, MESSE A DISPOSIZIONE DEI PARTECIPANTI PER ESSERE COMBINATE TRA LORO E RISTAMPATE IN CAMERA OSCURA.
Per la realizzazione del workshop si chiede ad ogni partecipante di portare una serie di fotografie a cui tiene particolarmente o che suscitano un personale interesse, prese dall’album di famiglia o da una qualsiasi altra fonte. L’importante è che le immagini possano raccontare una storia: non necessariamente una sequenza narrativa in forma di storyboard, anzi i partecipanti sono invitati ad esplorare forme di racconto non convenzionali cercando il più possibile di restituire un’atmosfera, una suggestione. Una volta scelte le fotografie adatte a rendere la storia che si vuole raccontare, si passa all’elaborazione in camera oscura. Per facilità tecnica si sceglie di lavorare in bianco e nero. Le nostre matrici non sono negativi su pellicola, ma immagini in positivo su carta.
In camera oscura si lavora per sottrazione di luce. Bisogna quindi innanzitutto ottenere con la stampa a contatto delle copie in negativo delle fotografie selezionate, che poi potranno essere utilizzate per comporre e stampare, sempre a contatto, nuove immagini in positivo per la nostra collezione. Le immagini che si ottengono con questo processo spesso presentano forti contrasti e sezioni nere molto corpose, e il doppio passaggio di riproduzione comporta variabili e imprevisti che a volte possono rimettere in discussione il progetto iniziale. In fondo cosa ci piace quando guardiamo un’opera d’arte, se non l’indicazione dell’artista che ci permette di “vedere di più”, di percepire qualcosa che prima ci sfuggiva?
BIO
Tiziano Doria 1979 Venosa (Potenza). Diploma biennio di specializzazione di Fotografia presso l’Accademia di Brera di Milano. Collabora con vari artisti e realtà fotografiche tra cui Accademia di Brera, Mario Cresci, Bruno e Paola Di Bello, Tomas Saraceno, Archivio Emilio Isgrò, MUFOCO Museo di Fotografia Contemporanea, Fondazione Marconi Milano, MART Rovereto. Lavora all’Accademia di Brera come assistente nel Biennio Specialistico di Fotografia coordinato dalla professoressa Paola Di Bello. Lavora come stampatore di fotografia fine-art, grafica e video per lo Studio Alessandro Belussi, Iseo, Italia e Narvalo FineArt, Milano, Italia. Lavora come freelance per 4Friends Films e Atlantis Film & Video. Curatore progetto Altravistalab (www.altravistalab.com), un progetto fotografico coinvolgente persone affette da problemi psichici, in collaborazione con FONDAZIONE ISPARO, Iseo, Italia, finanziato da FONDAZIONE CARIPLO.
INFORMAZIONI
Sabato 2 Aprile e Domenica 3 Aprile 2016 dalle ore 10 alle ore 18.
La quota di partecipazione è di 150 euro (materiale camera oscura incluso).
Posti disponibili 8
Per iscrizioni ed informazioni scrivere a: info@fonderia209.com
Ass. Culturale Fonderia 20.9 Via XX settembre 67a Verona
t. 3491430086