Ultima giornata di proiezione delle pellicole in concorso al Film Festival della Lessinia venerdì 27 agosto
Ultima giornata di proiezione dei film in Concorso al Film Festival della Lessinia, il 27 agosto, mentre a Bosco Chiesanuova cresce l’attesa di conoscere i nomi dei vincitori della ventisettesima edizione della rassegna cinematografica internazionale dedicata a vita, storia e tradizioni in montagna che saranno resi noti sabato, nel corso della cerimonia di premiazione della ventisettesima edizione.
La giornata di venerdì inizia 10 nella Piazza del Festival con il laboratorio “I veri guardiani del bosco”, a cura dell’illustratrice Francesca Corso. Partendo dalla lettura del libro illustrato La principessa sul pisello, bambini e bambine creano la loro corona da principi e principesse della foresta. Iscrizioni all’Ufficio IAT Lessinia, tel. 045.2477050.
CINEMA. Alle 16, per la sezione Concorso, il pomeriggio di cinema al Teatro Vittoria inizia con il cortometraggio Kalsubai di Yudhajit Basu. Kalsubai è il nome della montagna più alta del Maharashtra e di una dea, la cui storia viene narrata da un coro di donne, che cantano nel vento e nelle fiamme. Il mito racconta di una divinità protettrice che simbolizza un femminile libero dalle costrizioni di una società patriarcale.
Segue l’anteprima italiana Nilanadukkam di Balaji Vembu Chelli. Allertato da una soffiata, un fotoreporter alle prime armi si mette in viaggio verso un remoto villaggio indiano colpito da un terremoto. Al suo primo incarico importante, il giornalista è ansioso di arrivare prima di chiunque altro sul luogo della tragedia, ma si accorgerà presto di essere intrappolato in un fitto mistero.
Alle 18 la visione delle opere cinematografica prosegue con Il monte interiore, ultimo film di Michele Sammarco, presente a Bosco per incontrare il pubblico del Festival. Un fattore sale in cima a una montagna, con un sacchetto di sale stretto fra le mani, nella speranza di poter guarire il suo asino Giorgio, che da giorni è malato e rifiuta di muoversi. Il prete del paese è troppo giovane e non può aiutarlo, solo la perpetua ricorda gli antichi riti e le benedizioni necessarie a guarire l’animale.
A seguire due cortometraggi in anteprima italiana: Bìn di Ostin Fam in cui un alieno arriva sulla terra in cerca di aiuto per ricostruire la sua casa. Nel suo viaggio, fa sosta in un cantiere in Vietnam, dove si sta costruendo il più grande tempio del mondo. Poi Angh in cui lo sceneggiatore e regista Theja Rio racconta lo Stato del Nagaland, nell’India nordorientale, abitato da antiche tribù di tagliatori di teste, le cui tradizioni sono oggi quasi scomparse. Nel 1964, un anziano capo villaggio cerca di tramandare i riti e i racconti degli antenati al figlio Amao, rifiutando di convertirsi al cristianesimo.
Alle 21, il grande schermo del Teatro Vittoria si illumina con un’altra anteprima per l’Italia: Mbah Jhiwo, lungometraggio di debutto di Alvaro Gurrea. Yono è un minatore che sopravvive cavando zolfo da una miniera a ovest di Java. Quando l’uomo si ritrova improvvisamente a perdere prima la moglie e poi la madre, le imperscrutabili rotte del tempo gli offrono la possibilità di verificare le risposte di animismo, islam e capitalismo alla medesima domanda.
PAROLE ALTE. Alle 16.30 nella Piazza del Festival, per il ciclo di incontri Parole Alte organizzato in collaborazione con l’ateneo scaligero, è prevista la presentazione del nuovo libro del gruppo di esploratori La Venta. Protagonista è la grotta di Naica, a più di trecento metri di profondità sotto il deserto messicano del Chihuahua: in questo luogo dalle condizioni proibitive, con temperature torride e umidità a tassi insostenibili, la natura ha creato, da più di 250.000 anni, enormi cristalli di selenite, talmente belli da sembrare irreali. Grazie alle splendide foto del gruppo di speleologi, il lettore può idealmente scendere nelle profondità della Terra, tornando per qualche ora il bambino stupito e rapito dai libri dell’infanzia di Jules Verne. Lo raccontano tre dei curatori del volume: gli speleologi Francesco Sauro e Antonio De Vivo e il fotografo Natalino Russo.Prenotazione obbligatoria a biglietteria@ffdl.it.
MUSICA. Alle 23, nella Piazza del Festival, musica dal vivo con i Ménego maìstro. Nel dialetto della Lessinia, il ménego maìstro è l’assenzio. Come in un liquore di artisti e poeti bohémien, quattro musicisti attingono dal repertorio dei cantautori italiani per mescolare storie di ribelli, migranti, viaggiatori, dimenticati. Sono Carlo Fracasso (basso), Ester Bruni (tastiera e voce), Cristian Battocchia (percussioni), Andrea Pasqualini (chitarra e voce). Prenotazione obbligatoria a biglietteria@ffdl.it.
BIGLIETTI. Al Teatro Vittoria in Piazza Guglielmo Marconi, 35: dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 23; telefono 045.7050789. On line su ticket.ffdl.it. Info su ffdl.it.