"Egon Schiele. Il corpo struggente", le illustrazioni di Otto Gabos alla Feltrinelli
Fino a domenica 2 dicembre presso la Feltrinelli di Verona, in via Quattro Spade 2, sarà visibile la mostra "Egon Schiele. Il corpo struggente", illustrazioni di Otto Gabos.
Otto Gabos, uno dei più importanti graphic novelist italiani, a 100 anni dalla morte di Egon Schiele, racconta con la sua matita la vita del celebre pittore dalla nascita alla tragica morte. Oltre agli elementi storici e biografici, nel volume illustrato Egon Schiele. Il corpo struggente (Centauria), prendono la parola le persone che sono state vicine all’artista.
C’è un'immagine che ritrae l'artista disteso sul cuscino, ormai morto, sembra una posa di una sua opera: da lì parte il racconto per spostarsi velocemente sopra Vienna, in una panoramica dall'alto, spesso usata nelle sue opere, e giù in basso tra i binari della stazione dove Schiele bambino osservava estasiato il passaggio dei treni. Poi Schiele ragazzo scende dal treno. Siamo a Vienna qualche anno dopo, quando vi si trasferisce per tentare l'ammissione in accademia. Ha i capelli sparati in alto e un abito troppo abbondante. Schiele potrebbe sembrare un incrocio tra un punk e il vagabondo di Chaplin. Vienna è immensa ed è al suo apogeo. In pochi anni è diventata una metropoli multietnica e si appresta a implodere come il resto dell'impero asburgico.
Il giovane Schiele guarda, osserva, immagazzina volti, espressioni. Tanti corpi che si muovono, camminano e si contorcono tra le pieghe del mostro urbano. Negli occhi di Schiele c'è meraviglia, desiderio e tutto il talento pronto a esplodere. Finché la febbre spagnola lo porta via tragicamente a soli 28 anni. Oltre agli elementi storici e biografici in questa graphic novel prendono la parola a turno le persone che gli sono state vicine in vita. C'è Klimt, il primo a credere nel suo talento. C'è Wally musa, modella e amante abbandonata. C'è la moglie, con il figlio mai nato. Ma parlano anche gli oggetti dei suoi dipinti. I pennelli,le tele, la carta, le matite.