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Cultura Centro storico / Piazza Erbe

La scienza nascosta nell'arte, il nuovo video: "Pagine miniate: la chimica dei pigmenti"

Nuove letture delle opere d'arte di Palazzo Maffei a Verona

Anche l'analisi degli antichi manoscritti illustrati con le loro preziose pagine miniate - di cui la collezione di Palazzo Maffei offre importanti esempi - nascondono inaspettati legami con il sapere scientifico. Le più elaborate capilettere, così come le figure o decorazioni realizzate per arricchire i testi degli amanuensi, sono infatti una preziosa testimonianza non solo del sapere dei monaci contenuto tra le righe, ma anche dell’uso del colore, risultato di combinazioni chimiche di elementi minerali e vegetali, spesso non considerate. Pensiamo al bellissimo blu d'oltremare, realizzato con polvere di lapislazzuli, o al rosso minio che alla sua origine ha l'ossido di piombo.

In questa puntata della “Scienza nascosta nell’arte”, Michela Bonazzi, studentessa del Corso Magistrale in Arte dell’Università di Verona, ci conduce a scoprire le connessioni nascoste tra la chimica e gli antichi codici miniati dell'eclettica raccolta della Casa Museo affacciata su Piazza delle Erbe a Verona. Due tempere su pergamena, due antichi esemplari di ambito lombardo, saranno in particolare al centro dei nostri sguardi: un antifonario del XV secolo e l’incipit di una raccolta giuridica proveniente dalle Pandette di Giustiniano del XIII secolo.

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