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Cultura Isola della Scala / Via Vittorio Veneto, 4

Rimandata la "Fiera del bollito con la pearà" di Isola della Scala

La 20esima edizione della kermesse che celebra l’eccellente qualità della carne italiana accompagnata dalla tradizionale salsa veronese, a causa del covid-19 slitterà al 2021

La Fiera del bollito con la pearà riposiziona la data nel calendario fieristico isolano e si svolgerà dall’8 al 29 novembre 2021 al Palariso “Giorgio Zanotto” di Isola della Scala (Verona). L’evento che celebra i migliori piatti della tradizione scaligera e i sapori autunnali del territorio, previsto dal 5 al 22 novembre prossimi, alla luce del nuovo Dpcm non potrà svolgersi come da programma. L’appuntamento è rimandato al prossimo anno come già accaduto per la 54esima edizione della Fiera del riso che si terrà dal 15 settembre al 10 ottobre 2021. Per Ente Fiera una rinuncia sofferta.

«Alla luce del crescente numero dei contagi e del nuovo Dpcm, siamo stati costretti a rimandare al 2021 anche la Fiera del bollito con la pearà, - spiega Michele Filippi, amministratore unico di Ente Fiera - una scelta sofferta ma doverosa compiuta in un momento di grande incertezza su quello che ci aspetta nei prossimi mesi in cui non ci sono le condizioni per lo svolgimento della manifestazione. Una fiera che ricordiamo avere molte potenzialità e che negli anni è notevolmente cresciuta negli spazi, allungando anche la sua durata passata da tre a oltre venti giorni e riscontrando l’apprezzamento di oltre 60 mila visitatori. Ente Fiera non si lascia prendere dallo sconforto, - aggiunge - noi continuiamo a lavorare guardando avanti con fiducia e pensando già all’anno prossimo per celebrare la 20esima edizione».

«È con dispiacere che rinunciamo anche a questa nostra importante manifestazione, ma il senso di responsabilità per il bene dei nostri cittadini e visitatori è primario, - riferisce Stefano Canazza, sindaco di Isola della Scala, - il dispiacere deriva dalla sofferenza che inevitabilmente si ripercuote su tutto il tessuto economico, inevitabilmente coinvolto. Penso ai lavoratori, alle aziende, agli espositori, alle associazioni, a tutti. La nostra intera comunità ne risulta penalizzata, ma vogliamo credere nel futuro, certi che saremo ancora più coesi e più forti, che sapremo riproporci con il consueto entusiasmo e con nuove iniziative; idee che sapranno consolidare non solo le nostre tradizioni ma tutto il nostro sistema di proposte e accoglienza».

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