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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura Centro storico / Piazza Erbe

L'opera “Le lunghe notti di Zeno" donata alla collezione civica di Verona

La scultura è già visibile al pubblico negli spazi di Palazzo della Ragione

L’artista veronese Novello Finotti ha donato alla collezione civica di Verona l’opera “Le lunghe notti di Zeno”, una scultura del 1987 in bronzo rivestito di patina bianca, alta 275 cm di altezza e 17 x 35 cm di larghezza. La scultura, già visibile al pubblico negli spazi di Palazzo della Ragione, rappresenta la più recente acquisizione che va ad arricchire il patrimonio della collezione d’arte contemporanea cittadina, in linea con gli scopi propri di incremento e divulgazione della conoscenza di opere di grande valore artistico e culturale perseguiti dalla GAM.

“La ricchezza del patrimonio artistico – afferma l’assessore alla Cultura  Francesca Briani – è un aspetto di fondamentale importanza, che consente non solo di allestire interessanti percorsi espositivi ma, soprattutto, di attuare la “rete” di rapporti e relazioni con istituzioni, collezionisti, artisti e altri soggetti del sistema dell’arte. Attualmente la GAM vanta una rilevante raccolta di opere di arte moderna e contemporanea. Questa peculiarità la distingue positivamente da altri spazi o musei pubblici che non posseggono una collezione d’arte e incentrano a loro attività quasi esclusivamente sull’aspetto espositivo”.  

La Galleria d’Arte Moderna Achille Forti si consolida come una realtà dinamica e in costante crescita, attraverso le nuove acquisizioni e una continua e vivace progettualità.

Novello Finotti, che vive e lavora a Sommacampagna (VR) e a Pietrasanta (LU), è un grande maestro, riconosciuto a livello internazionale a partire dalla prima personale a New York nel 1964, le cui sculture raffigurano un mondo onirico e fantastico riconoscibile ed originale in cui prevale il tema della metamorfosi e di audaci e meravigliosi accostamenti surreali.

In “Le lunghe notti di Zeno” la maestria dell’artista condensa le immagini realistiche dell’inquietudine notturna - il nodo di due piedi nudi che si rigirano e si ‘con-fondono’ con dei cuscini - in un’ esile, slanciata, elegante verticalità.

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