Il musicista Marco Biasetti presenta al Festival Maravilia il suo nuovo disco “Quadri d’autore”
Sul palco di Villa Guarienti Baja, il cantautore e polistrumentista mantovano presenta il suo primo album solista. Lo accompagnano le straordinarie scenografie di sabbia di Massimo Ottoni
Il Festival “Maravilia” prosegue sabato 10 settembre e, volendo essere anche vetrina per artisti emergenti, propone l’esibizione di Marco Biasetti, musicista e cantante mantovano. L’appuntamento è fissato alle 21 a Villa Guarienti Baja e la serata sarà presentata da Elisa Tagliani.
Sul Palco Eventi di Villa Guarienti Baja di Tarmassia, Isola della Scala (VR), il cantante presenterà al pubblico “Quadri d’autore”, il suo nuovo progetto discografico che coincide anche con il primo disco solista del cantante e polistrumentista mantovano.
L’album è composto da 2 brani inediti e da 8 rivisitazioni in chiave jazz di canzoni celebri della musica italiana che hanno segnato alcune tappe importanti nel percorso dell’artista e interprete. Un album le cui sonorità viaggiano dal jazz più classico come nel brano “Che m’importa del mondo” di Rita Pavone, passando attraverso il calore della musica cubana in “Passione” di Neffa; fino ad arrivare al gospel nel brano “La Nave” scritto da Dario Baldan Bembo.
“Un disco che arriva dopo 4 anni di riflessioni – afferma Biasetti – e dall’amore per il jazz e per la canzone italiana che mi hanno spinto ad attraversare un viaggio nella conoscenza delle mie “stelle” musicali. Uno sguardo verso il futuro senza perdere di vista le origini della musica italiana”.
Nel corso della serata, il pubblico potrà anche gustare una scenografia assolutamente eccezionale. Ospite del Festival, infatti, ci sarà anche l’artista Massimo Ottoni, il primo italiano a presentare al pubblico la tecnica della sand-art, ossia l’arte di manipolare e trasformare la sabbia in figure animate. Artista attivo fin dal 1998, Ottoni con la sua arte è in continua evoluzione: nel 2006 è arrivato a perfezionare la propria tecnica al punto di ideare e costruire un nuovo desk che gli permette di disegnare senza che le mani appaiano sullo schermo di proiezione. In questo modo dà origine a segni e lavori che lo rendono unico ed inconfondibile.
