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Cultura

Uniti per la legalità per ricordare Paolo Borsellino e le vittime della strage di via D'Amelio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare la Strage di Via D’Amelio (19 luglio 1992) in cui furono tragicamente assassinati il giudice Paolo Borsellino e alcuni agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina) e promuovere azioni di sensibilizzazione inerenti a tale ricorrenza.

Il CNDDU ormai da anni mantiene vive le parole di Borsellino, nelle aule di tutta Italia, raccontando la storia esemplare di uomini e donne che hanno reagito all’arroganza e alla potenza mafiosa con le “armi” del rigore e del sacrificio, con il 41 Bis, con la confisca dei beni ai mafiosi, con il maxiprocesso, e con la netta convinzione di stare dalla parte giusta senza compromessi di sorta. Rivolgiamo il nostro pensiero e la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime di mafia, specialmente ai congiunti di coloro che hanno perso la vita nella strage di via D’Amelio, associandoci alla battaglia condotta da Salvatore Borsellino in nome della trasparenza e legalità, perché la giustizia possa diventare collante, ideale, alimento, di una nuova società più equa e sana.

«La lotta alla mafia, il primo problema morale da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, che coinvolgesse tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte, proprio perché meno appesantite dai condizionamenti e dai ragionamenti utilitaristici che fanno accettare la convivenza col male, le più adatte cioè, queste giovani generazioni, a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità».

 (Paolo Borsellino)

Prof.ssa Daniela Provenzano CNDDU

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