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Nuovo flash mob anche a Verona con la "#scienzasulbalcone" dal 23 al 25 marzo

«Sono certa che i veronesi risponderanno numerosi e con l'entusiasmo che hanno dimostrato in queste settimane di emergenza da Covid-19», ha dichiarato l'Ass. Ilaria Segala

Un esperimento da fare tutti insieme, sul proprio balcone e senza uscire di casa. Per aiutare i ricercatori a mappare la situazione dell'inquinamento luminoso lungo tutta la penisola. L'appuntamento con l'ultimo dei flash mob organizzati in questo periodo è alle ore 21 sui balconi e le terrazze di casa, da questa sera a mercoledì 25 marzo. Un esperimento di scienza partecipata, promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per misurare con lo smartphone la luminosità del cielo sopra la propria abitazione, sfruttando la permanenza forzata in casa a cui i cittadini sono costretti in questo periodo. Con le rilevazioni, ripetute per tre sere consecutive, inviate da ogni angolo d'Italia, sarà infatti possibile mappare la situazione dell'inquinamento luminoso lungo tutta la penisola e le isole e contribuire così a produrre una pubblicazione scientifica sull'argomento.

Per partecipare è sufficiente installare sul proprio smartphone, in pochi semplici passaggi, l'applicazione gratuita Lux Light Meter Free, spegnere le luci, affacciarsi, avviare l’applicazione orientando lo schermo verso la fonte luminosa più intensa presente nell'ambiente e prendere nota della misura rilevata per riportarla sull'apposito form del sito di #scienzasulbalcone. Tutte le istruzioni per partecipare sono disponibili all'indirizzo: https://www.cnr.it/it/scienzasulbalcone.

«Tra i tanti flash mob di questi giorni, ne arriva anche uno di carattere scientifico e sperimentale. - spiega l'assessore all'Ambiente Ilaria Segala - Quello dell'inquinamento luminoso è un tema che sta molto a cuore all'Amministrazione, impegnata nella tutela dell'ambiente in ogni suo aspetto. Questa iniziativa raggiunge insieme tre obiettivi: dare un piccolo contributo per rendere possibile una vasta raccolta di dati altrimenti irrealizzabile; approfittare di questo momento di sospensione per fare qualcosa di utile e significativo per la comunità scientifica e la collettività; contribuire a rafforzare il ponte tra scienza, ambiente e società. Sono certa che i veronesi risponderanno numerosi e con l'entusiasmo che hanno dimostrato in queste settimane di emergenza da Covid-19».

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