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Il Festival della Bellezza tra riflessioni, spettacoli e concerti all'Arena di Verona

Verona si ispira alla classicità, l’Arena diventa Agorà: in un progetto del Festival della Bellezza con Arena di Verona, per la prima volta l’Arena appare nella sua configurazione originale per riflessioni e spettacoli di intellettuali e artisti sul tema "Eros e bellezza"

Un’ambientazione irripetibile per un progetto del Festival della Bellezza con Arena di Verona srl in scena dall’11 al 19 settembre 2020 nel più famoso anfiteatro al mondo che si presenta in una veste inedita, nella sua configurazione originale, con la platea libera coperta di sabbia e pubblico attorno a 360°. Il monumento, nel suo aspetto classico, è concepito come una moderna Agorà, luogo di confronto e rappresentazione scenica in cui prende forma l’identità. Alla speciale suggestione contribuisce la creatività del grande artista Michelangelo Pistoletto, con l’installazione scenografica della sua opera “Il terzo Paradiso”.

L’ideazione e la direzione artistica del progetto, voluto dal Sindaco di Verona, sono di Alcide Marchioro, direttore artistico del Festival della Bellezza, con Gianmarco Mazzi, amministratore delegato di Arena di Verona srl. «Mai come in questo anno maledetto, si rivela importante affidarsi a uomini e donne di pensiero affinché ci indichino la strada. Questo per me è il senso dell’Arena della Bellezza», ha dichiarato Gianmarco Mazzi. «Mettere in piedi questo progetto in un periodo così complicato è stata un’impresa davvero eccezionale - ha evidenziato il sindaco di Verona Federico Sboarina - Auspichiamo che tante persone tornino a trovarci a Verona per godere delle nostre bellezze, a partire proprio dall’Arena». «Per questo progetto - ha sottolineato Alcide Marchioro -  abbiamo affrontato una doppia sfida: da un lato la difficoltà di questo periodo storico, dall’altro l’allestire un programma ambizioso in un luogo prestigioso come l’Arena di Verona, monumento simbolo della città».

Il tema

Grandi intellettuali e artisti discutono in questo contesto di ineguagliabile pathos sul tema “Eros e Bellezza”, proponendo eventi unici ideati per il Festival. L’Eros, forza vitale che muove il mondo, viene indagato in opposizione alla paura, come desiderio che amplifica le potenzialità e come passione che induce al fascino del rischio. Dal mondo profano alle seduzioni della dimensione del sacro: il timore e l’adorazione, la proibizione e la trasgressione, l’idealizzazione e il mistero.

Il programma

Per nove giorni, dall’11 al 19 settembre, per la prima volta sono proposti in Arena eventi di riflessione culturale, con doppio appuntamento, narrazioni serali e spettacoli notturni. Gli eventi serali alle 18.30 affrontano l’Eros da prospettive letterarie, filosofiche, psicologiche e artistiche. Apre venerdì 11 Alessandro Baricco con la lectio ‘Sul Tempo e sull’Amore’, a seguire, i giorni successivi, le riflessioni filosofiche di Umberto Galimberti ‘I Greci, l’anima e l’amore’ e di Massimo Cacciari  ‘Philo-Sophia e Eros-Sophia’, l’esplorazione psicologica di Massimo Recalcati ‘Un sogno chiamato desiderio’, la digressione di Philippe Daverio su Klimt, Schiele, Schoenberg e la Vienna delle avanguardie e il racconto critico di Vittorio Sgarbi sul personaggio e l’arte di Modigliani nel clima della Parigi di inizio ‘900.

In notturna, alle 21.30, andranno in scena lezioni-concerto e monologhi teatrali ideati per questa spettacolare ambientazione. Alcuni eventi esprimono l’intrinseco rapporto di musica, arte e sport con la storia del costume e della mentalità: Mogol racconta con contrappunti musicali la svolta della canzone negli anni ‘60/’70, Edoardo Bennato si esibisce nel concerto unico ‘La Bellezza del Rock’, Morgan e Vittorio Sgarbi portano in scena la connessione della musica con le arti visive in ‘Il velluto sotterraneo dell’eros’, su Lou Reed, Andy Warhol, il rock e l’arte negli anni ‘60; Federico Buffa e Flavio Tranquillo narrano l’epopea di Michael Jordan, prima grande icona impressa come modello nell’immaginario a livello globale, Alessandro Baricco con la pianista Gloria Campaner e l’orchestra Canova gettano uno sguardo insolito su Ludwig van Beethoven e lo spirito romantico. Due narrazioni teatrali inedite verranno proposte da Gioele Dix che mette ironicamente in connessione classici letterari “tra testo e pretesto” e da Alessio Boni che si interroga sulla fascinazione della recitazione.

Il programma prevede inoltre tre appuntamenti ideati da celebri artisti stranieri, tra cui due donne carismatiche, in riferimento al tema e al contesto areniano che assume una dimensione simbolica in questa stagione anche a livello internazionale. Al momento non possono ancora essere annunciati per le problematiche legate alla situazione degli spostamenti tra gli stati, si spera sia possibile a breve. In questa decade areniana si proporrà quindi un affascinante excursus nella dimensione erotica dell’esistenza attraverso l’esperienza di grandi artisti e l’indagine sull’influenza di personaggi epocali come Socrate, Platone e Freud per il pensiero, Modigliani, Klimt, Schiele, Warhol per le arti visive, Lou Reed e Beethoven per la musica.

Il Festival della Bellezza

Questo progetto è parte dell’edizione 2020 del Festival della Bellezza, che si conferma tra le più originali e prestigiose manifestazioni nazionali con eventi unici o in prima nazionale connessi tra loro in riferimento al tema dell’edizione, in scena in contesti storici di grande suggestione sempre esauriti. Quest’anno sarà probabilmente la manifestazione culturale italiana con il maggior numero di presenze, oltre 40.000. L’apertura è prevista venerdì 28 agosto al Teatro Romano di Verona con Jasmine Trinca, recente vincitrice del David di Donatello come migliore attrice protagonista. Il programma completo sarà comunicato nei prossimi giorni.

Informazioni e contatti

Web: https://www.facebook.com/FestivalBellezza

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