Tornano gli appuntamenti in presenza con le conferenze dei Musei civici di Verona
«Dopo l'interruzione degli appuntamenti in presenza a causa della pandemia – ricorda l’assessore Briani – torna anche l’atteso ciclo di conferenze promosso dai Musei Civici»
Tornano, con una programmazione di appuntamenti in presenza, le conferenze culturali organizzate dai Musei civici in collaborazione con l’Università di Verona e con il sostegno degli Amici dei Civici Musei d’Arte. Si parte martedì 19 ottobre, con un calendario incontri che prevede nove conferenze fino a maggio 2022, di cui sette in presenza nella sala Convegni alla Gran Guardia e due online. Il primo incontro autunnale, previsto domani alle 17.30, è dedicato a ‘Mario Bevilacqua e il suo ‘Museo’ nel secondo Cinquecento veronese’, con il primo intervento di Laura Moretti, Storica dell’Arte e dell’Architettura alla University di St Andrews in Scozia. In apertura l’assessore alla Cultura Francesca Briani e il direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, inaugureranno il ciclo di incontri.
La storica Moretti presenterà gli esiti di una ricerca sulla figura di Bevilacqua e sul palazzo veronese della famiglia in corso Cavour. In questo intervento verrà ricostruito uno spaccato delle attività svolte negli ambienti del palazzo, con l’obiettivo di far luce sulla vita, i rapporti e le aspirazioni di una figura di spicco del mondo del collezionismo e del mecenatismo artistico italiano del secondo cinquecento.
Tutti gli incontri si terranno il martedì, con inizio alle 17.30. La partecipazione è libera su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponili. Ingresso consentito con Green Pass e mascherina. Prenotazioni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30 telefonando al centralino del Museo di Castelvecchio al numero 045 8062611.
Le conferenze proseguono nelle seguenti date: il 16 novembre, su ‘Il fascino discreto delle monete. La collezione civica veronese nel Museo di Castelvecchio’, con Antonella Arzone. Il 30 novembre, su ‘L’arte dello scarabocchio a Villa Medici’, con Francesca Alberti, Storica dell’Arte, Villa Medici, Accademia di Francia, Roma, e Diane Bodart, Storica dell’Arte, Columbia University di New York. Il 14 dicembre, in streaming sul canale YouTube, su ‘Dante per immagini: manoscritti miniati e illustrazioni moderne’, con Lucia Battaglia Ricci, già docente Università degli Studi di Pisa. Gli appuntamenti del 2022, si terranno: l’11 gennaio, su ‘Il giovane Mozart a Verona e il suo ritratto d’occasione al clavicembalo’, con Giorgio Fossaluzza, storico dell’Arte dell’Università degli Studi di Verona e Michele Magnabosco Bibliotecario conservatore, dell’Accademia Filarmonica di Verona.
L’8 febbraio, in streaming sul canale YouTube, su ‘La trasformazione digitale dei musei’, con Pierluigi Sacco, Università IULM di Milano. L’8 marzo su ‘Tra arte e natura: anteprima della mostra "Giovan Francesco Caroto (1480 circa-1555) e le arti a Verona tra Mantegna e la Bella Maniera’, con Francesca Rossi, Gianni Peretti, Edoardo Rossetti, Curatori della mostra dedicata al pittore veronese Giovan Francesco Caroto. Il 5 aprile ‘I battenti bronzei di San Zeno nella cultura medievale europea’, con Fabio Coden, Università degli Studi di Verona. Il 3 maggio su ‘Vittoria Alata di Brescia. Nuovi modelli di gestione per un patrimonio antico’ con Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei, e Francesca Morandini, Conservatore delle collezioni e delle aree archeologiche Fondazione Brescia Musei.
Programma e informazioni sul sito del Musei Civici.
Il calendario delle conferenze è stato presentato dall’assessore alla Cultura Francesca Briani insieme al direttore dei musei Francesca Rossi e alla curatrice degli incontri Antonella Arzone. «Dopo l'interruzione degli appuntamenti in presenza a causa della pandemia – ricorda l’assessore Briani – torna anche l’atteso ciclo di conferenze promosso dai Musei Civici, con la proposta di nove incontri in programma fino a maggio 2022. Una proposta che si svolgerà in una doppia modalità. La maggior parte delle conferenze, infatti, sarà tenuta tradizionalmente in presenza, in Gran Guardia, mentre due appuntamenti si svolgeranno da remoto e potranno essere seguiti sul proprio computer in streaming sul canale YouTube dei Musei. Una scelta che va nella direzione di mantenere viva l’attenzione del pubblico anche sulle nuove modalità di comunicazione avviate dai Civici Musei. Strumenti che, attraverso dirette streaming e video, hanno permesso di continuare a mostrare al pubblico allestimenti, opere e tutta la bellezza dei nostri spazi museali, anche durante i lunghi periodi di chiusura in posti dalla pandemia».
Mario Bevilacqua (1536-1593) fu uno dei maggiori collezionisti del suo tempo. Amante della letteratura e delle arti, espresse un profondo apprezzamento per la musica e un’innata passione per le antichità. Nel palazzo di famiglia sull’odierno Corso Cavour, ristrutturato a metà del Cinquecento dall’architetto Michele Sanmicheli, Bevilacqua allestì quello che le fonti coeve definiscono un “museo” aperto al pubblico. Qui era possibile ammirare dipinti, sculture, disegni e stampe, monete e medaglie, manoscritti, libri a stampa e strumenti musicali, oggetti raccolti nel corso di circa venticinque anni ai quali Mario dedicò molto del suo tempo e delle sue risorse. La biblioteca, detta anche “studio”, era considerata una delle più ricche della città, mentre la “galleria” conteneva capolavori come il Paradiso di Tintoretto (ora al Louvre) oltre a statue antiche e busti di imperatori romani. Nel “ridotto”, di fama internazionale e frequentato da cittadini veronesi e visitatori stranieri, si esibivano regolarmente musici salariati.