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Congiunzione tra Venere e Giove: a Corte Molon si osserva lo spettacolo celeste

L'associazione scientifico-culturale Empiricamente propone per il 30 giugno, alle 21.30, la visione del fenomeno astrale in diretta utilizzando alcuni telescopi

L'associazione scientifico-culturale Empiricamente, propone per il 30 giugno, alle 21.30, una serata speciale a Corte Molon, nella quale si potrà osservare la congiunzione Venere-Giove (visibile tra l'altro anche a occhio nudo), installando alcuni telescopi nel prato antistante, in via Diga. 
Alcuni esperti guideranno la visione di questo particolare evento astronomico, fornendo alcune spiegazioni su questo e altri spettacoli celesti. 
Sulle pagine del quotidiano L'Arena, Enrico Bonfante, presidente di Empiricamente, ha spiegato: "Non sono due pianeti qualunque. Sono i più luminosi in assoluto, se osservati dalla terra. Tra i due, lo è di più Venere. È il secondo pianeta come distanza dal Sole e per molti il gemello della Terra: infatti, è roccioso di tipo terrestre, ha un diametro di poco inferiore alla Terra e si suppone che in epoca passata potesse presentare condizioni favorevoli alla formazione della vita. Purtroppo, oggi non è più così. La densa atmosfera di Venere crea un effetto serra talmente elevato che le temperature sulla superficie raggiungono anche i 450 gradi e in alcune zone sono mantenute l'intera giornata, anche di notte. Questo rende il pianeta il più caldo del Sistema Solare, ovviamente dopo il Sole che è una stella. Giove, invece, è il pianeta più grande del Sistema Solare. È il quinto come distanza dal Sole ed è di tipo gassoso, quindi non ha una superficie solida su cui poter camminare. Una natura condivisa con Saturno, Urano e Nettuno. Giove è famoso per la sua Grande Macchia Rossa, un ciclone che perdura da 400 anni e che è visibile anche con telescopi amatoriali. Il pianeta è famoso pure per le sue lune chiamate anche galileiane perché scoperte da Galileo Galilei nel 1610. Proprio l'osservazione di Giove con le sue quattro lune più grandi - ne possiede oltre 70 - e di Venere permise all'astronomo pisano di porre in discussione la teoria della visione geocentrica. Un fatto che spianò la strada alla rivoluzione copernicana e alla teoria eliocentrica". 

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