I KUF in concerto sabato 22 aprile al Pitagora di Lugagnano
“Cercando alla lettera K del dizionario dei gruppi che hanno fatto la storia della musica, poco dopo gruppetti meno noti come Kiss o Korn, ci si imbatte inevitabilmente alla voce Kuf.” Si presentano così, fra ironia e provocazione, i Kuf, band ravennate che sabato 22 aprile salirà sul palco del Pitagora di Lugagnano di Sona per proporre in anteprima i brani del nuovo disco in uscita in autunno ma anticipato nei prossimi giorni dal singolo con videoclip “Tenco e Pasolini”.
I Kuf, “il gruppo più hardcore del pianeta”, sono formati da Ciro Pepe (basso), Giacomo Rossi (batteria), Andrea Gambi (chitarra), Domenico Di Iorio (chitarra) e Luca Rani (voce). I cinque scrivono canzoni all'insegna di un rock molto impattante, dove le parole contano al pari delle palpitazioni di basso e batteria e della forza abrasiva delle due chitarre.
Sedici corde, due bacchette e una gola (che canta in italiano) al servizio di brani che – fin dall'esordio nel 2015 con il disco di debutto “Via Trieste” – portano a chi ascolta intensità di cuore e tensione di nervi, sulla scia di band come Fast Animals and Slow Kids, Ministri e Gazebo Penguins. Così accade in “Tenco e Pasolini”, una canzone, spiega la band, che “è il manifesto di tutto ciò che siamo e non vogliamo essere: chi non ascolta mai gli altri, chi getta il mozzicone dal finestrino, chi pensa sempre che 'se non mi riguarda allora non mi interessa'”.
Un ritratto generazionale che si preoccupa di essere sincero più che impietoso, sull'onda di un sound che accresce quella sentimento di verità e catarsi tipico delle canzoni dei Kuf, tentativi di opporsi al Nulla ed evitare il silenzio che ci circonda. “Noi siamo i mendicanti con le mani degli altri / noi vestiti di rosso perché il sangue non si veda / […] noi siamo gli assassini di Tenco e Pasolini / noi siamo come gli altri siamo unici e divini”.
(fonte foto Macramè - Trame comunicative)