Il polistrumentista e trombettista jazz di origine israeliana Avishai Cohen live al Teatro Ristori
Un viaggio personale ed emotivo che si accompagna al percorso musicale e alla ricerca di quella “nuda verità” sulla caducità della condizione umana che dà il titolo al suo ultimo album "Naked Truth". Sarà Avishai Cohen, polistrumentista e trombettista jazz di origine israeliana (residente a New York), a chiudere - il prossimo giovedì 24 novembre alle ore 20 - la prima parte della rassegna di Jazz del Teatro Ristori di Verona per l’anno 2022.
Dopo Petrella, Turre, Lovano, ora l’Avishai Cohen Quartet chiude un poker d’assi di grandissimi del jazz che hanno entusiasmato il pubblico con grande generosità e con strepitose collaborazioni. Con il pianista Yonathan Avishai, il bassista Barak Mori e il batterista Ziv Ravitz, Avishai Cohen presenterà questo suo ultimo lavoro nato proprio durante la pandemia e registrato nel Sud della Francia, nel settembre del 2021, per ECM Records.
Compositore aperto alla contaminazione di diversi generi di jazz, Avishai Cohen, è riconosciuto a livello mondiale come musicista creativo dal particolare timbro “individuale”, vicino alle sonorità di Miles Davis: "Come Davis, Cohen può trasformare la sua tromba in un grido struggente di umanità".
In Naked Truth, quasi una suite estemporanea guidata da otto movimenti, la tromba “lucida”, classica, talvolta gelida di Avishai – in controcanto soprattutto con il pianoforte - lascia trasparire quella vulnerabilità che si fa interprete di una personale inquietudine e di un suo intimo raccoglimento. Una capacità finissima di tratteggiare in musica il dolore, di cogliere e tradurre l’introspezione più intima dell’animo. In chiusura delle otto tracce, Cohen recita "Departure", poesia di Zelda Schneurson Mishkovsky, riferimento importante per il mondo ebraico, in cui i temi del “lasciare”, del partire dalla vita con la nostalgia di ciò che non si è potuto concludere si unisce al ringraziamento per quanto invece abbiamo ricevuto e costruito.