Requiem di Mozart ad ingresso gratuito nella chiesa di San Fermo Maggiore l'11 aprile
Venerdì 11 aprile ore 20.30 presso la Chiesa di San Fermo Maggiore a Verona si terrà “Musica e Arte sacra”, una particolare versione del Requiem di Mozart con il Coro del Conservatorio di Verona.
Sesto appuntamento del ciclo “Musica e Arte Sacra”, rassegna di concerti organizzata e promossa da I Virtuosi Italiani e dal Museo Diocesano di Arte Sacra della Chiesa di San Fermo con il contributo e patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona. Venerdì 11 aprile alle ore 20.30 nella Chiesa di San Fermo maggiore (ingresso libero), l’orchestra veronese insieme al Coro del Conservatorio “F.E. Dall’Abaco” di Verona diretto da Mario Lanaro e i solisti Chiu Wen Wang soprano,Annapaola Pinna contralto, Sichen Gao tenore e Martin Ng basso, accompagneranno la settimana che conduce alla Pasqua con le note dell’Agnus Dei per orchestra d'archi del compositore polacco KrzysztofPenderecki seguito da una particolare versione del Requiem in re minore K 626 di W.A. Mozart.
Il Requiem, ultimo, incompiuto e controverso lavoro del genio di Salisburgo, è avvolto da leggende e aneddoti. Mozart, infatti, morì dopo aver completato il Confutatis maledictis. Di suo pugno restò così solo l’Introitus -Requiem aeternam, le linee vocali e qualche sintetica indicazione musicale degli altri numeri e, forse, appunti sconosciuti utilizzati dai suoi allievi incaricati di terminare l’opera per ottenere l’onorario dal committente, in particolare da Franz Xaver Süssmayr la cui versione dell’opera è la più eseguita attualmente.
La versione presentata da I Virtuosi Italiani è invece quella pubblicata nel 1986 da Richard Maunder. Il musicologo londinese mette in discussione l’opera di completamento di Süssmayr, proponendo una nuova orchestrazione. La novità più evidente è il Lacrymosa - variato dopo le famose "otto battute” - a cui viene subito aggiunta la Fuga “Amen”, completata da Maunder in base agli appunti mozartiani ritrovati nel 1960 da Wolfgang Plath presso la Staatsbibliothek di Berlino. Plath riportò alla luce una collezione di manoscritti sconosciuti, abbozzi che la vedova di Mozart, Constanze, avrebbe passato a Süssmayr, messi però da parte per consegnare il lavoro in fretta. L’organico orchestrale rimane quello originale, già noto.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni tel. 045.8006411 https://www.ivirtuosiitaliani.eu/