Alla Chiesa di Santa Maria in Chiavica la mostra "I gatti dei vicoli di Verona. Vedute pittoriche della città scaligera"
Sarà inaugurata domenica 17 giugno 2018, alle ore 11:00, la mostra espositiva realizzata dall’artista, della scuderia di Felice Naalin, Simone Poli, dal titolo: “I gatti dei vicoli di Verona. Vedute pittoriche della città scaligera”. L’allestimento, promosso da Luce Arts Work Shop e patrocinato da Comune di Verona e Comune di Roverchiara, sarà visitabile presso la prestigiosa Chiesa di Santa Maria in Chiavica a Verona, dal 17 al 24 giugno con orario 10-19.
La rassegna vede il gatto come filo conduttore delle composizioni che ripercorrono le strade della città e dei borghi scaligeri alla ricerca di questo singolare soggetto privilegiato, abilmente fissato sulla tela e incorniciato tra i vicoli di Verona. “La mia pittura” afferma l’autore “è un piano prospettico da cui osservo il paesaggio urbano, su cui il mio animo felino si arrampica lunatico e desideroso di abbandonarsi alla notte”.
Artista poliedrico dalle diverse sfaccettature, Simone Poli si immerge nell’ambiente artistico partecipando a prestigiosi corsi di pittura e seminari, iscrivendosi inoltre alla Scuola Internazionale Madoneri di Verona dove si specializza in tecniche pittoriche su pavimentazione. Non solo la pittura ma anche la scultura segna il suo percorso artistico e professionale, con la realizzazione di decorazioni, scenografie e costruzioni sacre. “Un artista dall’indubbia carica espressiva” così come lo descrive Felice Naalin “capace di sconvolgere con tratti inaspettati la prospettica lineare, creando figure, immagini ed elementi iconici davvero capaci di emozionare”.
Simone Poli nasce a Legnago nel 1982. Dopo la scuola dell’obbligatoria, comincia una formazione a zig zag che lo porta ad acquisire competenze e abilità in vari ambiti. Inizia frequentando i corsi professionali di meccanica nella sua città natale, poi si diploma in grafica pubblicitaria a Verona. In seguito è affascinato dal mondo dell’arte pura. Si avvicina all’ambiente artistico frequentando un corso di pittura a Cerea e uno stage, guidato dal raffinato architetto Riccardo Ferrari, di disegno e pittura. Interessato ai materiali della produzione pittorica, si iscrive al seminario sull’estrazione dei pigmenti naturali a Cazzano di Tramigna e frequentando la Scuola Internazionale dei Madoneri di Verona si specializza in tecniche pittoriche su pavimentazione. In seguito è segnalato al Concorso dei madonnari di Grazie di Curtatone.
Parallelamente alla formazione scolastica, avviene l’inserimento nell’attività professionale. Inizia come panettiere, l’arte bianca, rimanendo in questo ambito operativo per quasi un decennio. Qui, mentre produce il pane, mette già a fuoco la sua vocazione artistica modellando l’impasto della farina al fine di ottenere simpatiche figurazioni (presepi, colombe, ecc.). Infine matura la sua vera vocazione collaborando con la Diana, ditta specializzata in decorazione e restauro. Come artista autonomo realizza la porta battesimale della chiesa di San Marco a Montagnana, un dipinto con il Cristo risorto per la chiesa di San Pietro di Morubio, la decorazione del carro allegorico del carnevale di Roverchiara (il carro è stato poi premiato al carnevale di Verona), la scenografia per la selezione dello Zecchino d’oro al teatro romano di Verona.