"In capo al mondo. In viaggio con Walter Bonatti", lo spettacolo al Teatro Laboratorio sabato 13 febbraio
Sabato 13 febbraio ore 21 al Teatro Laboratorio (Verona, ex arsenale asburgico) è di scena: "In capo al mondo. In viaggio con Walter Bonatti", uno dei più famosi alpinisti italiani, ma anche uno dei più grandi esploratori al mondo, secondo cui lo scopo dell'avventura è trovare l'uomo. Un attore e un musicista ci guidano nella più coraggiosa delle spedizioni: la realizzazione dei sogni di un uomo libero. L'attore Luca Radelli dedica a Walter Bonatti questo spettacolo per raccontarne da un lato la vita esemplare, ma soprattutto per andare a caccia dell'uomo. Una storia privata e pubblica, che emoziona con un racconto coinvolgente scaturito dall'incontro di Radaelli proprio con Bonatti, un anno prima che morisse, in teatro. Ecco che lo spettacolo si trasforma in doppio diario di viaggio: quello di Bonatti, tra le scalate del Dru, del Cervino, del Gasherbrun IV, e le tragedie del Monte Bianco, il fallimento del K2…; e quello dell'autore/attore, alla ricerca della verità, tra il rifiuto del compromesso, il confronto ad armi pari con la Natura e una cristallina filosofia di vita.
Così, ripercorrendo la vita di un uomo, gli spettatori compiono una riflessione sulla vita di ogni essere umano: tutti dobbiamo prima o poi affrontare le nostre Colonne d'Ercole, ovunque esse si trovino. In capo al mondo è uno spettacolo che regala il fascino dell'avventura e delle conquiste, le esplorazioni nella natura selvaggia, un Walter Bonatti unico e speciale, l'uomo che per tutta la vita ha cercato di superare i propri limiti, come non solo il campione ma ogni uomo dovrebbe fare. "Dietro Walter Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche, né le celebri esplorazioni condotte per Epoca, dietro Bonatti c'è una filosofia di vita. C'è la volontà di arrivare alla meta senza compromessi, in un confronto leale con la Natura. C'è la curiosità, la voglia di conoscere, quella che condusse Ulisse oltre le colonne d'Ercole. C'è l'umiltà di confrontarsi con culture diverse dalla nostra, magari da noi considerate arretrate e invece più sagge perché in armonia con gli elementi naturali. C'è un grande senso della giustizia, quello che portò Bonatti a lottare per cinquant'anni, ostinatamente, per ristabilire la verità sulla spedizione del K2.
Perché sono gli uomini a incrinare l'armonia del mondo, con le invidie, le falsità, gli opportunismi. L'ideale di Bonatti è invece un ideale di purezza. Così, ripercorrendo la vita di un uomo, noi compiamo una riflessione sulla vita di ogni uomo. Ognuno di noi, anche se non arriverà a compiere le imprese di Bonatti, si dovrà confrontare con le proprie sfide, con i propri traguardi, dovrà scegliere tra la purezza e il compromesso, tra la giustizia e l'opportunismo. Ognuno di noi dovrà ricordare che non si è fatti "per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza" scrive Luca Radaelli nelle note di regia. 'In capo al mondo' è accompagnato da musica dal vivo di Maurizio Aliffi, proiezioni di immagini spettacolari delle imprese di Bonatti (immagini a cura di Paola Nessi) perché lo spettacolo è anche, e soprattutto, un omaggio alla montagna, videoinstallazione Daniele Lorenzo Fumagalli, produzione Teatro Invito con il patrocinio di CAI Lecco e il sostegno di Regione Lombardia per il Progetto NEXT. Testo di di Federico Bario e Luca Radaelli.
INFO E PRENOTAZIONI
045/8031321 - 3466319280