Incontro con Matteo Gracis autore del libro "Canapa. Una storia incredibile"
Giovedì 30 maggio 2019, alle ore 18.00, presso la Feltrinelli di via Quattro Spade 2 a Verona, si terrà l'incontro con Matteo Gracis autore del nuovo volume "Canapa. Una storia incredibile" (Chinaski Edizioni).
In questo libro Matteo Gracis , fondatore e direttore di “Dolce Vita”, la più importante rivista italiana sulla cultura della Canapa, intreccia la sua storia di crescita umana e professionale con quella della pianta più controversa di tutti i tempi come non è mai stata raccontata.
Una pianta che da migliaia di anni accompagna l’umanità nella sua storia, ma che da circa un secolo è diventata oggetto delle attenzioni di tutte le forze di polizia del mondo. Un ragazzo che incontra quella pianta e suoi prodotti, quando sono avvolti di quell’aura illecita che attrae e respinge, ma che non sempre fa riflettere. Due storie che si intrecciano, perché mentre il ragazzo cresce e con lui la sua consapevolezza, insieme si sviluppa anche la curiosità sul perché di quei divieti, sul motivo per cui quella pianta è bandita dall’agricoltura, dall’industria, dalla farmacopea; luoghi in cui aveva dimorato per secoli. Così l’autore, parallelamente al percorso che lo ha portato prima a fondare un sito web con l’obbiettivo di stimolare la discussione verso politiche di liberalizzazione della pianta, e poi a creare e dirigere “Dolce Vita”, la più importante rivista italiana sulla cultura della Canapa e sugli “stili di vita alternativi”, ci racconta la tormentata vicenda del più controverso vegetale della nostra civiltà, cercando nuove domande e ottenendo alcune significative risposte. Due storie incredibili: quella di Matteo che dai banchi abbandonati in fretta all’Università si è inventato imprenditore di successo nel settore della comunicazione, e quella della Canapa che, con estrema fatica ma altrettanta forza, sta riemergendo dal limbo dell’illegalità in molte parti del mondo e da ultimo, in versione “light”, anche nel nostro paese. Una “rivoluzione verde” che ha un solido retroterra culturale, ben oltre il cosiddetto uso ludico, narrata in maniera esemplare da uno dei suoi protagonisti.