Il 5 novembre la camminata di solidarietà "Camminiamo insieme per Medici Senza Frontiere"
Domenica 5 novembre, nell'ambito della rassegna "Novembre dell'umanitario a Verona", con il patrocinio del Comune di Verona e con il sostegno di FederTrek - Escursionismo e Ambiente, i volontari di Verona di Medici Senza Frontiere organizzano la camminata di solidarietà "Camminiamo insieme per Medici Senza Frontiere".
La camminata di circa 7 Km, partirà alle ore 9,30 da Ponte Catena (lato Ospedale Borgo Trento) e proseguirà per Lungadige Attiraglio, Corte Molon, Parco Nord dell'Adige, Via Della Diga, attraversamento della diga e risalita sul sentiero opposto della sponda dell'Adige con arrivo all'angolo di Via Morosini. La Partecipazione è libera e non è prevista l'iscrizione. Sarà possibile sostenere l'Associazione con un Sms al 45548 e/o con libere donazioni per le cure alle vittime dei conflitti in particolare in Siria, Iraq, Yemen e Afghanistan, Sud Sudan e la Repubblica Centrafricana.
Ogni giorno gli operatori umanitari di Medici Senza Frontiere (MSF), come la Prof.ssa Elda Baggio dell'Università di Verona, chirurga e Laura Latina, ostetrica di Verona (disponibili ad eventuali interviste) sono al lavoro nei principali teatri di guerra in tutto il mondo per soccorrere le popolazioni colpite. Impegnati il più vicino possibile alla linea del fronte, forniscono cure mediche e chirurgiche ai feriti o ai malati rimasti senza cure, fanno nascere bambini, offrono assistenza psicologica, migliorano le condizioni nei campi rifugiati. Un’azione difficile e rischiosa perché dall’Africa al Medio Oriente si combattono guerre senza regole che prendono di mira ospedali e civili, ormai le principali vittime di feroci guerre che non combattono. La nostra prof.ssa Baggio è da pochi giorni tornata da una missione Msf in Iraq.
Per sostenere questa azione MSF ha lanciato la campagna di raccolta fondi “Cure nel cuore dei conflitti”: fino al 13 novembre si possono donare 2 o 5 euro via SMS, 5 o 10 euro con chiamata al numero 45548. Il ricavato andrà a sostegno dei progetti di MSF nei conflitti: bastano 2 euro per 15 garze con chiusura adesiva, 5 euro per 6 teli isotermici da sopravvivenza, 10 euro per un kit chirurgico per un’operazione di emergenza.
“Quando un paese è devastato dalla guerra, intere popolazioni vengono messe in ginocchio” dichiara Loris De Filippi, presidente di MSF. “Oltre ai feriti degli attacchi, tra cui donne e bambini colpiti nelle loro stesse case, ci sono comunità assediate senza cibo e beni essenziali. E se un ospedale viene distrutto, a migliaia restano privi di assistenza medica, anche per una malattia o per far nascere un figlio. Consegnare tempestivamente le cure di cui hanno bisogno è una sfida medica e logistica senza pari, che affrontiamo ogni giorno nei conflitti. Come organizzazione indipendente possiamo farlo solo grazie a chi ogni giorno sceglie di sostenere la nostra azione.”
I contesti di guerra e instabilità interna rappresentano il 55% delle attività di MSF. In Yemen, dove 18 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari e oltre la metà degli ospedali non è più in funzione, MSF ha effettuato oltre 451.000 visite mediche e interventi chirurgici nel 2016 e oggi combatte la peggiore epidemia di colera mai registrata nel paese, che da aprile ha colpito più di 500.000 persone. In Iraq, a Mosul, MSF si è spinta vicinissimo alla linea del fronte per curare i feriti (tantissime donne e bambini) attraverso unità di emergenza e chirurgiche, e oggi continua a gestire tre strutture sanitarie. In Siria MSF è una delle poche organizzazioni mediche presenti nel governatorato di Raqqa e nell’area nordorientale, dove migliaia di civili sono intrappolati da una guerra infinita che non risparmia nessuno. In Afghanistan, dove il 40% delle donne non riceve assistenza in gravidanza, MSF assiste 5.500 parti ogni mese. E poi ci sono i conflitti africani, come quelli in Repubblica Centrafricana (devastata da una violenza diffusa che ha causato oltre 600.000 sfollati e oltre mezzo milione di rifugiati), o in Sud Sudan (in tre anni due milioni di sfollati e due milioni di rifugiati), dove le difficoltà di azione sono aggravate da complesse sfide logistiche, carestie, violenze senza quartiere, e dove le équipe di MSF riescono a portare cure e vaccinazioni anche nelle aree più remote e inaccessibili.
UN SMS AL 45548 PER SALVARE LA VITA A MIGLIAIA DI PERSONE VITTIME DEI CONFLITTI IN CORSO. “SE LO MANDI SUBITO, ARRIVIAMO IN TEMPO.”
Fino al 13 NOVEMBRE si dona al numero 45548 per sostenere l’azione di MSF nei conflitti, in particolare in Yemen, Siria, Iraq, Afghanistan, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, Wind Tre, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali, sarà di 5 euro per ciascuna chiamata da rete fissa Vodafone, TWT, Convergenze e PosteMobile, di 5 o 10 euro per ciascuna chiamata da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali. I fondi raccolti tramite la numerazione solidale saranno destinati all’azione di MSF in questi paesi.
L’iniziativa ha ricevuto il sostegno di emittenti nazionali e locali, del Segretariato Sociale della RAI dal 6 al 13 novembre, e della Lega Serie