In Sala Boggian a Castelvecchio la mostra “Antonio Balestra. Nel segno della grazia”
È stata presentata, in anteprima per la stampa, la mostra “Antonio Balestra. Nel segno della grazia” allestita in sala Boggian a Castelvecchio. Erano presenti l’assessore all’Urbanistica Gian Arnaldo Caleffi, il consigliere comunale incaricato alla Cultura Antonia Pavesi, la direttrice dei Musei civici Margherita Bolla, la rappresentante della Soprintendenza per l’archeologia, belle arti e paesaggio Maristella Vecchiato e il curatore della mostra Andrea Tomezzoli.
L’esposizione, realizzata in occasione del 350° anniversario della nascita, sarà inaugurata sabato 19 novembre, alle 11, e rimarrà aperta fino al 19 febbraio 2017. Presenti oltre sessanta opere - dipinti, disegni, incisioni e volumi a stampa - di cui alcune visibili per la prima volta, provenienti da prestatori pubblici e privati, italiani ed europei. La mostra, la prima interamente dedicata al pittore veronese, sarà accompagnata da un ciclo di incontri nelle chiese, dove sarà possibile ammirare molti dei capolavori di Balestra.
La mostra sarà aperta da martedì a domenica, dalle 8.30 alle 19.30; il lunedì dalle 13.30 alle 19.30; chiusura biglietteria ore 18.45. Il biglietto di ingresso al museo consente anche la visita della mostra.
“La città di Verona – ha detto Caleffi - rende omaggio a uno dei suoi pittori più illustri, artista che contribuì allo sviluppo della pittura italiana ed europea. Un’opportunità per i veronesi ma anche per tutti i turisti che nel periodo natalizio visiteranno la nostra città e che potranno non solo recarsi alla mostra ma anche seguire gli itinerari proposti all’interno di chiese e ville, alla scoperta delle opere che si trovano in luoghi di pregio del nostro territorio. Non a caso l’inaugurazione avviene ad un anno dal furto dei quadri di Castelvecchio, un segnale della vitalità culturale della nostra città, che risponde in maniera propositiva al mancato rientro delle opere fino ad oggi”.
“Un ringraziamento va a quanti hanno permesso la realizzazione di questa esposizione – ha aggiunto Pavesi – un’occasione meravigliosa per porre l’attenzione su un periodo pittorico molto importante per la nostra città, valorizzando al contempo il patrimonio artistico di Verona. Allestire mostre temporanee all’interno di un museo è anche motivo di condurre indagini, ricerche e studi che sono fonte vitale per la cultura”.