Al Teatro Nuovo di Verona in scena lo spettacolo "Antigone"
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In programma, dal 3 all’8 marzo 2020, il penultimo appuntamento della rassegna: "Antigone" di Sofocle con Sebastiano Lo Monaco, Barbara Moselli e con gli attori del Teatro Stabile di Catania che produce lo spettacolo. La regia è di Laura Sicignano.
All’indomani di una guerra civile fratricida, Creonte, re di Tebe ordina che non sia data sepoltura al cadavere di Polinice, uno dei fratelli contendenti. Nel nome di una giustizia umana che precede e supera le leggi, Antigone, giovane sorella di Polinice, disobbedisce all’ordine del re e dà sepoltura al fratello. Scoperta, viene condannata a morte.
«Antigone il cui nome significa “nata al posto di un’altra” è – sottolinea la regista Sicignano – la diversa, l’eccezionale. Per vari motivi: per la lettera scarlatta che porta marchiata addosso come figlia di un incesto, per il destino di profuga a cui la condanna il padre cieco Edipo, per essere sorella di due fratricidi e infine per la forza della sua ribellione femminile. Nel tempo – prosegue la regista – sono state innumerevoli le riscritture della tragedia sofoclea a testimonianza della sua potenza simbolica. La nostra edizione evoca scenari mediorientali di guerre infinite, macerie di palazzi reali, tecnologia e miseria, perenni nuvole nere di oleodotti incendiati. Qui si contrappongono la parola del potere e quella della ribellione, la pietas dei giovani contro la ragion di Stato degli adulti. Antigone ribelle non accetta i compromessi della politica che Creonte suggerisce per raggiungere il “minore dei mali” possibili. Da sant’Agostino a Leibniz, da Voltaire ad Hannah Arendt, l’idea del “male minore” ha percorso il pensiero morale occidentale. Oggi è entrata di prepotenza nella storia e nella pratica dei conflitti, nel diritto umanitario e nelle istituzioni che dovrebbero salvaguardarlo. Come in un laboratorio, le vittime si trovano a essere calcolate, in base ai parametri “accettabili” di una violenza modulata e preventiva di un male maggiore. Antigone non lo accetta. Antigone nel momento in cui si affaccia alla vita adulta, preferisce trasformarsi in martire in nome di una radicale negazione del mondo. I giovani di questa tragedia si immolano. Il vuoto dei padri inghiotte quello dei figli, in un vortice che implode davanti agli occhi del mondo. Tutti i personaggi invocano gli dei, ma – conclude Laura Sicignano – non arriverà alcun deus ex machina a riportare la pace».
Informazioni e contatti
Web: https://www.comune.verona.it/nqcontent
Biglietti in vendita presso:
- Teatro Nuovo, piazza Viviani 10 tel. 0458006100 dal lunedì al sabato dalle 15.30 alle 20.
- Cinema Teatro Alcione, via Verdi 20 in orario di proiezioni, tel. 0458400848
- Box Office, via Pallone 16 tel. 0458011154 -
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