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Al Filippini ecco lo spettacolo su Rodari

L'opera incentrata sull'errore, che da negativo si trasforma in positivo

Domenica 18 aprile chiude la stagione del Teatro Filippini. Fondazione Aida presenta “La grammatica della fantasia”, il nuovo spettacolo tratto dall’opera di Gianni Rodari con Marta Zanetti e Monica Ceccardi per la regia di Maura Pettorusso e la consulenza scientifica di Marco Dallai, professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale della Facoltà di Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Trento.

Lo spettacolo prende spunto da una premessa che guarda al mondo del bambino di oggi che vive in una società fatta di norme e regole, in cui non esiste la possibilità di sbagliare, di cercare la propria dimensione. L’errore è uno sbaglio da cancellare, da correggere. E se l’errore fosse “creativo”? Se, grazie all’errore, potessimo scoprire nuovi mondi, nuove parole? Da questa premessa prende corpo il nuovo spettacolo della Fondazione Aida, che nasce dalla fantasia di creare, di sperimentare, di sbagliare, dove la capacità di meravigliarsi conduca alla libertà.

“La Grammatica della Fantasia” di Rodari è un metodo per inventare storie, per sviluppare l’immaginazione creativa.
Giocando con le tecniche rodariane nasce lo spettacolo di Fondazione Aida che come un dialogo surreale tra due personaggi in bilico tra magia e povertà, procede in un turbinio di errori, disavventure e nuovi inizi. Una bizzarra macchina in continua evoluzione accompagnerà le due mercantesse - e il pubblico presente – a riscoprire l’origine fantastica di ogni cosa.
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