Air Campo 2017, l’Accademia di Belle Arti di Verona presenta le ricerche della prima "Residenza per artisti"
Sabato 21 ottobre, alle ore 16.30, a Campo Brenzone, inaugura la mostra collettiva risultato della prima edizione di AIR Campo, residenza per giovani artisti, a cura dell’Accademia di Belle Arti di Verona in collaborazione con la Fondazione Campo e con i patrocini del Comune di Verona, del Comune di Brenzone e di ARTVerona.
In mostra per sei mesi i lavori di Andrea Bonetti, Sofia Borelli, Elena Grigoli, Bruno Lovato e Giacomo Segantin riflettono sul concetto di meraviglia, tema della prima edizione del progetto, attraverso cinque opere site specific, ideate e realizzate durante le due settimane di residenza a Campo Brenzone.
Durante la residenza – da 17 al 30 settembre 2017 – i cinque artisti, selezionati hanno avuto la possibilità di confrontarsi con un mentore di fama internazionale, l’artista Elena Mazzi, per approfondire il proprio lavoro ed entrare in relazione con le peculiarità della borgata di Campo.
Borgo medioeveale isolato tra i boschi di ulivi e affacciato sul Lago di Garda, Campo è patrimonio culturale di indiscusso valore. Oggi è quasi disabitato ad eccezione di una sola famiglia residente, di alcuni artigiani e artisti che hanno qui il proprio laboratorio e di un turismo lento che attraversa quotidianamente il paese.
Guidati dall’artista mentore, attraverso esercizi, presentazioni ed escursioni con esperti del territorio, gli studenti hanno esplorato il paese per le sue caratteristiche storiche, sociali, economiche ed ambientali, riattualizzando lo stupore che naturalmente questo borgo suscita. La meraviglia, da sempre spazio di riferimento ambiguo per l’altro e l’altrove, è diventata in questo modo luogo di tensioni attuali declinandosi nei concetti di miraggio, migrazione e ruralità.
Sofia Borelli presenta l’installazione Luci di Passaggio, frutto dell’osservazione dell’orizzonte dalle mura del borgo e dei profili delle montagne al di là del lago; Elena Grigoli con Riempire i vuoti – Fill the voids si è concentrata sulla dimensione dell’assedio per riscoprire, attraverso un atto di cura, che forse non c’è più nulla da difendere.
Spazio morbido a luce fresca che respira è un’interpretazione del concetto di impalpabilità di Giacomo Segantin; mentre Bruno Lovato con Walking Walk in ha misurato con il proprio corpo, in una performance intima e individuale, fino allo sfinimento, il suo rapporto con la Natura.
Chiude la giornata inaugurale The Sound of Wood, festa ideata da Andrea Bonetti sulla base di campionamenti di suoni naturali in quattro live set della crew Pu3, nel tentativo di ripopolare temporaneamente l’antico borgo attraverso la cultura underground e urbana.
PROGRAMMA
Ore 16.30 Saluti istituzionali
Dalle 17.00: The sound of Woods 4 live set (tekno/goa)
Andrea Bonetti in collaborazione con Pu3 crew